Il Vulcano delle Eolie "papà" etimologico di tutti gli altri...

Il Vulcano delle Eolie “papà” etimologico di tutti gli altri…

Daniele Ferrara

Il Vulcano delle Eolie “papà” etimologico di tutti gli altri…

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venerdì 31 Maggio 2019 - 10:46

Curiosità tra storia e scienza

I vulcani del mondo sono tutti figli di Vulcano delle Eolie. Etimologicamente, almeno: la parola con cui internazionalmente si chiamano le aperture nella terra eruttanti roccia fusa deriva dal nome d’uno solo di questi che ha sede nella nostra cara isola omonima.

Invero, si tratta di due isole: la più grande, con il Gran Cratere della Fossa, è Vulcano vera e propria, la minore, con il cratere più piccolo, è Vulcanello, collegata a Vulcano dalla sua ultima eruzione circa cinque secoli fa. Oltre a queste sono individuabili altre bocche secondarie o più antiche che sono inattive da molto più tempo.

In remoto si chiamava Therasía o Thermessa, ma soprattutto Hierá, cioè “Sacra”, in quanto si riteneva che nel suo cratere avesse sede una delle fucine del dio Efesto, chiamato Adrano in Sicilia: signore del fuoco, patrono della forgia, ispiratore dell’ingegneria; dunque, l’isola era sacra al dio.

Vulcano veniva utilizzata dagli antichi Eoliani come isola funeraria: vi venivano portati i morti di tutte le altre isole e ivi si svolgevano cerimonie funebri con la supervisione del dio igneo, ma non sappiamo se venissero sepolti in Vulcano o riportati indietro.

Poi, quando il Latino si diffuse nell’Impero Romano e così la sua interpretatio dei nomi divini, l’isola assunse su di sé il nome italico (ma anche cretese) di Efesto: Insula Uulcani – “Isola di Vulcano”; allo stesso modo l’intero arcipelago fu per del tempo noto come Insulae Uulcani.

Ora veniamo al momento in cui tutti i vulcani del mondo hanno mutuato il loro nome comune dal nome proprio dell’eoliana. Già nel Cinquecento si trova vulcano come nome comune per indicare queste strutture naturali, nelle opere degli esploratori André Thevet e José de Acosta; prima d’allora non c’era un termine d’utilizzo comune. Probabilmente furono gli Spangoli per primi a usare diffusamente il termine volcán, mutuato dall’arabo (di Sicilia) burkān, dal quale deriva anche il nostro vurcànu.

Anche non fosse questa la reale origine del nome generico di questi fenomeni geologici, è certo che la comunità scientifica (per Giuseppe Mercalli) chiama vulcaniana quel tipo d’eruzione caratterizzata da una serie di violentissime esplosioni simili a colpi di cannone con emissione di nuvole di gas e bombe di lava, proprio dal nome di Vulcano.

E questo è solo uno dei tanti richiami alla Sicilia nelle terminologie scientifiche.

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