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Messina, la sentenza che stabilizza i lavoratori precari della sanità

Giorno 2 marzo, presso il Tribunale di Messina Sezione Lavoro, è arrivata una sentenza che avrà un grande impatto a livello nazionale. Il giudice Aurora la Face, ha accolto il ricorso e dichiarato l’illegittimità della decisione di un’Azienda Sanitaria. La quale aveva scelti di non procedere alla stabilizzazione dei lavoratori precari da oltre 3 anni presso lo stesso istituto in ragione della presunta carenza dei requisiti.

Saranno salvi quindi migliaia di lavoratori. Per essi potranno ripartire le procedure per il “reclutamento del personale sanitario necessario a fronteggiare e gestire nel medio-lungo periodo l’emergenza epidemiologica da COVID -19”. Stabilizzati anche i precari, grazie a questa sentenza potranno essere assunti anche lavoratori già di ruolo presso altre Amministrazioni.

La portata nazionale della sentenza sui lavoratori precari

Il tema sottoposto all’esame del Tribunale ha portata nazionale. Il rischio era quello di migliaia di licenziamenti ed altrettanti lavoratori che dopo anni di lavoro dovevano continuare a rimanere precari o tornare ai vecchi ruoli non più ricoperti da anni.

La questione della platea degli esclusi dalle stabilizzazioni, aveva frontalmente investito tutte le Amministrazioni impegnate in tali procedure. In particolare, quelle sanitarie che, grazie ai fondi emergenziali COVID-19, avrebbero potuto attivare e concludere le procedure anche a favore di tali soggetti. Lavoratori formati da anni di lavoro precario e pronti a fronteggiare l’emergenza. Loro invece di ricorrere a concorsi che, la stessa pandemia da fronteggiare non consente di attivare, avrebbero potuto essere assunti direttamente.

La soddisfazione dell’Avvocato Santi Delia: “Siamo estremamente felici”

L’Avvocato Santi Delia che ha presentato il ricorso poi accolto ha dichiarato che si tratta “della prima decisione di merito su un tema di portata nazionale atteso da migliaia di lavoratori e dalle stesse Amministrazioni. Anche per lo spessore degli argomenti esposti, siamo certi farà da guida per le successive assunzioni e non possiamo che essere estremamente felici. Tanto per i nostri assistiti che vedono riconosciuti anni di lavoro precario e sottopagato. Quanto per il nostro studio che a livello nazionale conferma la propria presenza nell’ambito del pubblico impiego e dei concorsi pubblici “.