Tensione nella casa comunale milazzese

Tensione nella casa comunale milazzese

Tensione nella casa comunale milazzese

sabato 16 Maggio 2009 - 11:24

L’ADASC denuncia il comportamento scorretto del primo cittadino

Dopo le tensioni interne al consiglio comunale, con consiglieri che lasciano i propri partiti in quanto non si sentono più in grado di svolgere per bene il proprio compito, la casa comunale mamaertina entra in conflitto con le associazioni.

A denunciare il comportamento fuori dei canoni civili e morali del Primo cittadino è l’ “A.D.A.S.C.” – Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini.

“In dettaglio- come ci spiega il Presidente Giuseppe Maimone- una rappresentanza dell’Associazione (presidente, rappresentante del comitato direttivo ed una socia), dopo previo appuntamento fissato con la segreteria del sindaco, si sono recati per ricevere informazioni in merito alle iniziative che l’amministrazione comunale ha intrapreso e intende intraprendere per la difesa dell’ambiente e soprattutto della salute dei cittadini”.

L’ADASC si presenta così al sindaco Italiano con una serie di quesiti da porre, tra cui l’installazione dell’antenna in via Cumbo Borgia, la commissione di risanamento ambientale, l’impianto HMU3 della Raffineria di Milazzo, la creazione della spiaggia per gli animali, le centraline; in poche parole la gravosa situazione ambientale e sociale che si registra nel territorio.

“Purtroppo- riferisce Maimone- abbiamo ottenuto solo parole e insulti, difatti entrati nella stanza del sindaco già si notava un suo comportamento da “guerriero” nei nostri confronti, dettato a suo parere da un nostra battaglia basata solo di finti allarmismi”.

“Il dibattito- continua il Presidente Maimone- da parte nostra molto calmo, inizia con la richiesta di procedure che l’amministrazione ha attivato per tutelare il nostro territorio, e di avvisare tutte le associazioni prima di prendere decisioni che possono creare impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. Il dibattito si fa acceso, fin quando si arriva a chiedere i motivi del rifiuto del finanziamento del decreto Noè per l’acquisto delle centraline, e per quale motivo è stato chiesto un finanziamento per la piantumazione di alberi ad alta attività foto sintetica.

La risposta del Primo cittadino è che “gli alberi sono molto più utili delle centraline di monitoraggio”. Da qui in dibattito ha continuato ad accendersi, arrivando a parole non molto civili.”

“Vogliamo- spiega Maimone- precisare che il nostro obiettivo non è la chiusura delle industrie come divulgato in questi giorni ma di chiedere alle aziende di adeguare tutti gli impianti secondo le normative vigenti e di sensibilizzare le istituzione affinché agiscono seriamente per tutelare il nostro territorio e la nostra salute”.

“L’associazione- termina così il Presidente- si riserva di portare a conoscenza il gravissimo comportamento agli organi istituzionali. Aspettiamo le scuse pubbliche della controparte”.

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