Nuove regole per la movida, ecco cosa prevede l'ordinanza del sindaco Basile

Nuove regole per la movida, ecco cosa prevede l’ordinanza del sindaco Basile

Redazione

Nuove regole per la movida, ecco cosa prevede l’ordinanza del sindaco Basile

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mercoledì 31 Maggio 2023 - 08:02

In vigore dall'1 giugno al 30 settembre

MESSINA – Nuove regole per i locali notturni della città nelle zone maggiormente frequentate dalla movida dall’1 giugno al 30 settembre. Il sindaco Federico Basile ha firmato ieri la nuova ordinanza con la quale vengono rimodulate, rispetto al provvedimento sindacale dell’aprile scorso, le linee guida e gli orari per l’attività di intrattenimento musicale e le diffusioni sonore nei pubblici esercizi. Si punta a trovare un punto di equilibrio tra le esigenze dei gestori dei locali e i diritti dei residenti, tenendo presente anche le necessità degli avventori, fa sapere l’amministrazione.

Gli orari per la musica nei locali

Ecco gli orari per l’emissione e immissione sonora sia nei pubblici esercizi che nei locali di pubblico spettacolo che svolgono attività all’aperto:

  • dal lunedì alla domenica, per i pubblici esercizi che svolgono attività previo rilascio di Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) ex art. 69 Tulps, fermo restando il divieto di organizzare e svolgere attività danzante, è consentita l’organizzazione di serate di intrattenimento musicale, senza invito al ballo, dalle 21 all’1 del giorno seguente;
  • dal lunedì alla domenica, per i locali di pubblico spettacolo muniti di licenza di pubblica sicurezza ex art. 68 Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), è consentita l’organizzazione di serate danzanti dalle 21 alle 3;
  • nei giorni di venerdì, sabato e domenica, per i pubblici esercizi che svolgono attività previo rilascio di Scia ex art. 69 Tulps, fermo restando il divieto di organizzare e svolgere attività danzante, dalle 19 alle 21 è consentita l’organizzazione di eventi musicali;
  • nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 19 alle 21 per i locali di pubblico spettacolo muniti di licenza di Ps ex art. 68 Tulps, è consentita l’organizzazione di eventi musicali e danzanti.

Rimane poi consentita, nei giorni dal lunedì alla domenica, nei pubblici esercizi l’emissione di musica di sottofondo che non rechi disturbo. E sempre dal lunedì alla domenica, negli spazi all’aperto l’organizzazione e lo svolgimento di attività musicali estemporanee con coinvolgimento del pubblico (karaoke) e similari, è consentita nella fascia oraria dalle 20 alle 23.30.

L’obiettivo del provvedimento

“Con l’imminente arrivo dell’estate crescerà considerevolmente il numero di giovani che frequenteranno gli spazi all’aperto e i locali cittadini, per lo più nelle ore serali. Il nuovo provvedimento – spiega il sindaco Basile – mira a tutelare il loro intrattenimento e l’attività degli esercizi commerciali, evitando che il comportamento di pochi irrispettosi possa nuocere alla collettività. L’estate messinese sarà ricca di eventi e di opportunità di divertimento senza che queste ledano la quiete pubblica. Confidiamo nella collaborazione di tutti al fine di assicurare un’estate serena ai residenti e ai turisti presenti in Città per garantire la sicurezza e tutelare il decoro urbano”.

Fermo restando, la differenziazione tra gli orari di svolgimento di spettacoli di trattenimento (senza ballo) e quelli di spettacolo da parte dei locali muniti di licenza ex art. 68 Tulps e pubblici esercizi che svolgono attività previo rilascio di Scia ex art. 69 Tulps la novità della nuova ordinanza riguarda la concessione agli operatori del settore di organizzare attività musicali e danzanti anche il lunedì; gli esercenti di distributori automatici di bevande h24, sono tenuti a disattivare la distribuzione di bevande alcoliche a partire dalle ore 23 alle ore 7; mentre dalle ore 19, la vendita di bevande da asporto dovrà avvenire tramite ‘sbicchieramento’ attraverso bicchiere monouso. Relativamente ai singoli orari di stop alla musica, sarà ammessa una tolleranza di 20 minuti che dovranno essere sfruttati per abbassare il volume ed invitare i clienti a sfollare. Infine, i gestori degli esercizi pubblico-commerciali dovranno garantire l’impegno a collocare appositi contenitori per la raccolta differenziata e a mantenere l’igiene e il decoro delle aree antistanti e limitrofe all’esercizio in collaborazione con l’Amministrazione comunale o le Società partecipate.

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7 commenti

  1. Il problema grosso è l’orario fino alle tre. Perché finita la serata alle tre, le persone si riversano per strada fino all’alba.

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    1. Ma sì dai, vietiamo la circolazione delle persone, mettiamo il coprifuoco con le ronde e guai a farsi trovare per strada a passeggiare dopo le tre di notte.
      Ma smettetela. Cosa pretendete? tutti a casa a guardare la tv?

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  2. Okay, ma il VOLUME delle emissioni? Anche quello va regolato, rispettato e, soprattutto controllato!

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  3. GRAZIE SIGNOR SINDACO DI MESSINA…per non avere mantenuto le promesse fatte alla Associazione Centro Storico di Messina. Renderemo pan per focaccia.
    Peccato che al tavolo tecnico abbiano partecipato – anche questa volta- solo i commercianti e non le “vittime” della malamovida!!!!
    Perché i commercianti e non anche i residenti? E perché non solo i residenti? Evidentemente questa Amministrazione tiene ai commercianti e non ai residenti: NE PRENDIAMO ATTO E CE LO RICORDEREMO A TEMPO DEBITO!!! E cioè sono stati invitati i responsabili del problema, quelli che sono stati multati, quelli che hanno avuto attività sospese, quelli che sono stati oggetto di esposti per disturbo alla quiete pubblica ed occupazione abusiva del suolo pubblico! Ma i commercianti cosa avrebbero dovuto concordare, se non “tirare” per i propri interessi? Gli stessi soggetti che erano presenti ai tavoli tecnici degli anni scorsi … e dopo anni siamo ancora qui a parlare di Malamovida, per cui non hanno risolto niente: anzì, la situazione è peggiorata!!! Mettereste ai vostri tavoli di riunione gente che non finalizza e che invece parla, parla, parla senza risultati? Io no. Mi fate vedere i risultati raggiunti dai TAVOLI TECNICI negli ultimi 5 anni in materia di Malamovida? Confrontiamo i dati del 2018 con quelli di oggi? Multe, chiusure, sequestri, risultati degli esposti, denunce. Abbiamo documenti, filmati, foto e rassegna stampa da fare drizzare i capelli! Non abbiamo nessuna remora morale, noi.
    Questo è uno dei motivi per il quale IO NON FARO’ M A I POLITICA. Questo è uno degli esempi di politica che vuole che tutto resti così e che si vada avanti, perchè restando così e andando avanti si curano interessi!
    Chi se ne frega dei diritti e della salute degli altri.
    Ai tavoli tecnici da anni si continua a dire che sono pochi i commercianti che non rispettano le leggi nonostante siano decine i locali multati e sospesi. Tempu pessu!
    Un tavolo tecnico senza sentire chi subisce da anni i disagi documentati ed i propri diritti calpestati, senza tenere conto delle richieste avanzate!
    Il nostro documento con le nostre proposte NON E’ STATO NEANCHE LETTO, perchè altrimenti ci avrebbero potuto dire in cosa non era concorde! Le nostre PEC di chiarimenti sono rimaste inevase! Mai una Amministrazione è stata più sorda verso i diritti di migliaia di residenti. In ultimo vorrei capire la condizione necessaria, indicata dalla legge, perché il Sindaco possa emettere una ordinanza. Le norme di questa ultima devono rispettare un principio: “è previsto con il diritto dei cittadini a vedere garantito il riposo notturno e la pubblica quiete” . Noi non capiamo dove sia rispettato questo principio: sembra il contrario?!?!? L’orario di diffusione della musica stabilito dalle leggi nazionali e‘ stato addirittura “aumentato” dal Sindaco anziché essere ristretto, con le conseguenze sul mancato riposo e sulla sicurezza.
    Giorno 1 giugno la Associazione Centro Storico pubblicherà un Comunicato Stampa e comunicherà le proprie iniziative in merito.

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  4. Ragazzi, venite voi in zona nord a passare almeno una settimana, su quattro mesi tutte le sere di seguito dalle 21 alle 3, per capire quello che deve sopportare chi è residente….non si tratta né di coprifuoco né di stare a casa a guardare la tv ma di avere l’onestà intellettuale di ammettere che le discoteche che piaccia o no sono comunque uguali a tutte le altre attività commerciali rumororose e non possono perciò essere imposte e calate di paro dentro zone residenziali… Capisco perfettamente che i ragazzi hanno tutto il diritto di svagarsi e gli imprenditori del settore intrattenimento di guadagnare e dare lavoro…ma bisogna però avere l’onestà intelletuale di capire che questi diritti non possono essere esercitati a danno di chi risiede. Egregi Dottori Basile e Finocchiaro, sono anni che a ogni inizio estate si discute senza soluzioni reali di ‘sta storia e sono anni che le varie amministrazioni comunali producono ordinanze del genere che non servono a nulla…in pratica oramai da decenni i residenti che l’indomani hanno la sveglia alle 7 devono andare a lavoro con o senza sonno e non ci sono storie.
    Le attività produttive rumorose non possono convivere con le zone residenziali: c’è poco da fare se non transita questo concetto.
    Saluti.

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  5. Una sola cosa c’è da fare: portare immediatamente tutti i locali che fanno musica in luoghi isolati, non esiste altra soluzione.

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  6. Come al solito si guardano gli interessi di pochi a scapito dei residenti. E pensare che le società immobiliari e di costruzione chiedono cifre esorbitanti per le case sulla riviera…ma chi compra sa a cosa va incontro nel periodo estivo?
    Inoltre qualcuno controlla a che titolo sono le concessioni demaniali date ai “LIDI” perché, se sono per attività connesse alla balneazione, la stessa normalmente va dalle 9:00 alle 19:00… o al solito si controlla solo ciò che conviene. Il problema non è la gente che si riversa per strada perchè per come è conformata la riviera, che offre solo la panoramica come alternativa, si creano problemi di viabilità con un paio di locali aperti, ma i problemi sono connessi all’inquinamento acustico e delle spiagge dove la mattina compaiono bottiglie rotte e quant’altro.

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