Quando i “servi” dimostrano che non siamo “brava gente”

Quando i “servi” dimostrano che non siamo “brava gente”

Quando i “servi” dimostrano che non siamo “brava gente”

domenica 18 Marzo 2012 - 18:47

Progetto Lettura dedicato ai clandestini in Italia: gli studenti del Liceo di Patti incontrano Marco Rovelli. Ce ne parla la studentessa del Liceo Classico Giorgia Scaffidi.

Gli studenti di molte classi del Liceo Classico e Scientifico “Vittorio Emanuele III” il 16 marzo hanno incontrato lo scrittore Marco Rovelli.
L’incontro, presenziato dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Grazia Gullotti Scalisi, è stato possibile anche grazie al contributo del Club Lions, rappresentato dal Presidente Prof.ssa Carmelina Farina e dal Rotary, per cui era presente il Presidente Dott. Carmelo Catena. Un grazie anche a Teodoro Lamonica, Responsabile della Libreria Linus, per la sua fattiva collaborazione.
Il Referente del Progetto, prof. Michelangelo Gaglio, tramite il ”Progetto Lettura”, ormai da anni propone agli allievi la lettura e l’analisi di un libro scelto tra le più recenti pubblicazioni. L’attenzione di quest’anno è stata rivolta all’educazione civile degli allievi tramite “Servi” di Marco Rovelli, per riflettere sull’Italia sommersa dei clandestini al lavoro, un vero e proprio reportage che mette a nudo la realtà in cui vivono tanti immigrati, ridotti alla condizione di servi e posti agli ultimi gradini della scala sociale. Un libro attraverso cui l’autore ci porta a compiere un percorso assieme a questi uomini che hanno vissuto e che vivono ( e sembrano appartenere ad un mondo perduto e per molti del tutto sconosciuto) tra mille problemi, difficoltà e condizioni di vita al limite della sopportabilità.
Il libro è suddiviso in tante storie, che solo in apparenza possono sembrarci singole realtà ma costituiscono tanti tasselli di un’intera storia corale che, appunto, è quella degli immigrati.
E proprio sul significato di “persona”, “dignità” e di “uguaglianza” si sono soffermati i discorsi del Dirigente Scolastico Prof.ssa Grazia Gullotti Scalisi e del Prof. Gaglio, Referente del Progetto che, citando la canzone degli Inti-Illimani, ha detto: «tengo forte nel pugno la speranza che tutto questo cambierà».
In seguito, tutte le classi coinvolte hanno presentato il risultato della loro attività, frutto della lettura del libro e guidata dai docenti, e ne è scaturito un mix di filmati, presentazioni Power Point, canzoni, poesie, rappresentazioni di alcuni passi del testo, domande che spaziavano dalla contestualizzazione e dall’interpretazione del libro all’attualità.
Marco Rovelli ha seguito con vivo interesse tutto questo e si è dichiarato colpito e ammirato per la grinta e l’originalità di tutti gli alunni, accettando anche di buon grado e cogliendo al volo l’invito degli studenti a cantare alcune tra le sue tante canzoni, che ne hanno fatto apprezzare, oltre alla veste di scrittore, anche quella di cantautore.
Una lettura, dunque, quella di “Servi” che pone l’accento sui più deboli, sugli sfruttati, e che è volto a far conoscere anche l’altra faccia della “brava gente” italiana; un libro che tutti dovrebbero leggere per il vantaggio e l’arricchimento interiore che se ne trae.
L’evento si è concluso con la consegna all’autore di un oggetto artigianale in ceramica offerto dall’azienda Ceramiche Caleca e un caloroso invito ad maiora.

Giorgia Scaffidi
III A Liceo Classico

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