Piau: occasione di sviluppo o fabbricazione residenziale? Botta e risposta tra Interdonato e De Cola

«Più che un piano volto al rilancio dell’economia cittadina attraverso la creazione dei presupposti per la produzione di opportunità di impresa e lavoro, sembra trattarsi di un mero “piano di fabbricazione” volto a prevedere esclusivamente dove, come, quanti edifici e residenze allocare». E’ un giudizio totalmente negativo quello che il consigliere della terza circoscrizione, Santi Interdonato, dà del PIAU (Piano innovativo in ambito urbano) così come pensato dalla giunta Accorinti.

Al momento, gli atti del Piau sono "top secret" perché al vaglio degli enti preposti al controllo ed oggetto di alcune integrazioni sollecitate dall'ingegnere capo del Genio Civile, Leonardo Santoro.

Secondo il consigliere, il piano che riguarda l'area compresa tra il cavalcavia di via Tommaso Cannizzaro e il viale Gazzi «manca di qualsiasi spunto verso la “internazionalizzazione” della tipicità del territorio e la valorizzazione della unicità dello Stretto di Messina, nonché la creazione di attrazioni in grado di suscitare l’interesse di potenziali flussi turistici italiani e stranieri. Non si intravede alcun anelito di trasformazione della politica del territorio in grado di dare una spinta verso il futuro».

«Ancora oggi continua nella nota Interdonato- nonostante in tutti i tavoli degli addetti ai lavori si parli di rigenerazione urbana, consumo suolo zero e vengano adottati altri slogan piuttosto suggestivi, alla prova dei fatti sembra che l’idea predominante in capo all’Amministrazione Comunale sia quella di consentire la realizzazione di edifici di natura residenziale”.

In particolare , il consigliere della terza circoscrizione denuncia le «“pericolose” interconnessioni» con quanto previsto dalla delibera “salvacolline”, proposta dall’ex assessore alle politiche del territorio Giuseppe Corvaja e sposata anche dall’attuale assessore Sergio De Cola, che la considera uno strumento fondamentale per realizzare il cosiddetto consumo zero del suolo.

In forza di essa – spiega Interdonato – il vigente Regolamento Edilizio prevede lo spostamento dei volumi che il “vecchio” P.R.G. pone nelle zone collinari all’interno delle aree ex Zir e Zis consentendo così a tutti i proprietari di terreni edificabili non edificati l’utilizzazione dei volumi «… nella misura di un mezzo (1/2), mentre l’altra metà di volumi sarà destinata dall’Amministrazione ai proprietari degli immobili ricadenti nelle stesse zone ex Zir o Zis che accoglieranno tali volumi, in misura in misura proporzionale ai volumi di cui gli stessi risulteranno proprietari».

Il Consiglio della Terza Circoscrizione ha invitato la Giunta Accorinti ed il Consiglio Comunale a cassare gli artt. 23 bis, 23 ter, 23 quater del Regolamento Edilizio introdotti attraverso la delibera n. 74/C, « proprio perché – scrive ancora il consigliere – il meccanismo procedurale previsto risulta tale da condizionare ab origine il piano di recupero urbano delle stesse aree ex Zir e Zis ed in palese controtendenza rispetto a quanto immaginato, ovvero un’area destinata allo sviluppo del settore turistico commerciale con attività produttive non industriali, strutture recettive (alberghi, bed & breakfast, ostelli ecc.), negozi, bar, ristoranti, locali notturni, discoteche, lidi balneari, strutture culturali, sportive».

Interdonato accusa inoltre l’amministrazione, e nello specifico De Cola di «non aver mai risposto alle osservazioni prodotte e meno che meno l’argomento è stato trattato dal Consiglio Comunale, nonostante i temi urbanistici connessi al PIAU rappresentino i fondamenti elementi di sviluppo per il futuro della città per i quali sarebbe opportuno il compimento del più ampio e trasparente dibattito per condividere finalità e linee di intervento».

Alle critiche mosse dal consigliere della III circoscrizione replica l’assessore comunale Sergio De Cola. Con riferimento alla mancanza di concertazione risponde che Il PIAU «nasce da elaborazioni partecipate e condivise in incontri pubblici, tenuti nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, e nelle apposite commissioni consiliari. I preziosi suggerimenti raccolti sono stati utili ad arricchire e migliorare il lavoro svolto dal gruppo di progettazione, coordinato dall'arch. Benedetto Camerana».

Entrando nel merito delle osservazioni rivolte da Interdonato, De Cola afferma che «il PIAU diminuisce significativamente le cubature originariamente previste dal progetto e diminuisce anche le attuali cubature, aumentando in modo importante la permeabilità dei suoli e liberando spazi a terra. Inoltre, propone azioni per la riqualificazione urbana e il miglioramento della qualità edilizia».

A proposito della destinazione delle aree di proprietà di Rfi che ricadono nell’ambito del piano – su cui l’esponente politico ha chiesto lumi nella sua nota – De Cola precisa che per «le aree ferroviarie interessate sono già stati concordati con la società Sistemi Urbani, del gruppo RFI, tutti gli interventi oggettivamente praticabili, tralasciando ipotesi irrealizzabili e destinate a restare sulla carta».

L’assessore di Palazzo Zanca fa in ultimo presente che «attualmente per il PIAU è in corso l'iter delle approvazioni tecniche degli enti competenti e i contributi che ne stanno scaturendo rappresentano un ulteriore valore aggiunto al piano stesso».