Ansaldo Patti si ritira dalla corsa a Palazzo Zanca

Ansaldo Patti si ritira dalla corsa a Palazzo Zanca

Redazione

Ansaldo Patti si ritira dalla corsa a Palazzo Zanca

martedì 29 Aprile 2008 - 16:07

Rinuncia alla candidatura e punta il dito contro «la perdente volontà di alcuni partiti di sinistra di mettere -bandierine di appartenenza-».

Rosario Ansaldo Patti rinuncia alla sua candidatura a sindaco di Messina. Proprio colui che, date alla mano, era stato -l’apripista- dei pretendenti alla fascia tricolore al momento -commissariata-, si ritira dalla corsa e opta per una fermata ai box. Se definitiva o momentanea, in attesa di elementi nuovi nell’arco della sinistra messinese, questo lo si potrà capire solo nei prossimi giorni. Certo è che Ansaldo Patti, che ha qualche capello bianco in più di tanti altri, non ci tiene a contribuire al bailamme delle cosiddette candidature di sinistra che stanno spaccando l’elettorato che non vuole arrendersi a quella che pare una tendenza nazionale alla -svolta a destra-. E le ultime spaccature che si sono create all’interno di quella che per qualche mese è stata la Sinistra Arcobaleno, con le divisioni intestine a Rifondazione, la presa di posizione autonoma del Pdci e l’adesione di Verdi e Sd al progetto Genovese, non hanno fatto altro che convincere Patti a dire basta.

«Le imprevedibili scadenze elettorali – dichiara – e i relativi risultati hanno modificato enormemente il quadro e le condizioni politiche che mi avevano portato a proporre la mia candidatura a sindaco di Messina nel lontano dicembre 2007, con una lista civica aperta e con il contributo della Lega delle Autonomie Locali, del Comitato Pendolari dello Stretto e di altre associazioni. Ho deciso, quindi, di rinunciare alla mia candidatura. La mia illusoria ambizione era soprattutto quella di pensare di riunire intorno al mio nome partiti, associazioni e movimenti che in prospettiva potessero costituire un primo nucleo atto a far riemergere la sinistra messinese quasi ormai inesistente. Ritengo miope e politicamente sbagliato andare alla competizione elettorale per eleggere il sindaco di Messina con liste singole di sinistra e con candidature diverse, considerato ormai l’evidente -spappolamento- della Sinistra Arcobaleno, unito alla pervicace e perdente volontà di alcuni partiti di sinistra di mettere -bandierine di appartenenza-, laddove ormai purtroppo c’è molto poco da difendere e rivendicare, mentre ci sarebbe molto da riunificare e riorganizzare».

Quindi appare chiaro il riferimento alla candidatura proposta dal Pdci del filosofo torinese Gianni Vattimo: «Gli enormi problemi esistenti non si risolvono candidando a sindaco di Messina prestigiose personalità non radicate nel territorio e catapultate qui dall’esterno. Credo che allo stato attuale – conclude Ansaldo Patti – non rimanga altro da fare che stringere tutte le forze disponibili intorno a una candidatura alternativa, ad un programma realistico e condiviso dai cittadini, basato sulla discontinuità con il recente passato e che sia in grado di contenere e possibilmente di battere il centrodestra, ormai dilagante anche qui nella nostra realtà».

(foto Dino Sturiale)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007