I due provvedimenti riguardano, rispettivamente, la messa in sicurezza delle aree ad alto rischio idro-geologico e lo stop ad eventuali concessioni edilizie, e interventi urgenti a favore degli sfollati
Un decreto legge condiviso da più parti quello presentato lo scorso 9 ottobre dal deputato regionale nonché vice-sindaco Giovanni Ardizzonne, all’Ars riunito convocato in seduta straordinaria, che ordina la messa in sicurezza delle aree idro-geologiche a rischio e chiede lo stop della concessioni edilizie in quelle zone dove è alto il rischio che possa ripetersi quanto verificatosi nei villaggi di Messina sud.
Una proposta ritenuta più che valida anche dall’ Assemblea Regionale siciliana che ha dunque dichiarato che il provvedimento verrà esaminato con procedura d’urgenza. Ad annunciarlo è lo stesso Ardizzone che sottolinea: ““Nel testo è previsto che gli Enti locali sospendano le concessioni edilizie, anche prima del varo del Pai, per opere e manufatti privati che insistono in aree classificate, dagli stessi comuni, come zone a pericolosità elevata (R3) ed a rischio molto elevato (R4)”. Una notizia importante, quella giunta da Palermo, che mira ad affrontare con tempestività le emergenze e ad arginare le note e diffuse criticità. Ricordiamo che nella relazione dell’on. Ardizzone, in cui sono stati evidenziati i punti chiavi del documento, sostenuto anche dal Wwf, si evidenzia che oltre il 70% del territorio messinese è ad altro rischio idro-geologico, e che sulla base di alcuni studi, risultano censite 21.500 infrastrutture ed edifici a rischio frana e 31.800 frane, oltre a quasi tremila edifici ed infrastrutture a rischio idraulico.
Buon notizie, sempre dal capoluogo siciliano, arrivano anche in merito ad un altro disegno di legge, quello firmato dal sindaco Buzzanca sull’ adozione di interventi immediati a favore di superstiti e sfollati del nubifragio. Anche in questo caso, infatti, il parlamento regionale ha dato via libera alla procedura d’urgenza
