Branca e Muscarello su aumento pedaggi autostradali: paradosso se rapportato a condizioni A/20 e A/18

Branca e Muscarello su aumento pedaggi autostradali: paradosso se rapportato a condizioni A/20 e A/18

Branca e Muscarello su aumento pedaggi autostradali: paradosso se rapportato a condizioni A/20 e A/18

martedì 29 Giugno 2010 - 12:51

Interventi questa mattina in consiglio provinciale, con la richiesta a Ricevuto di convocare Cas e Anas per protestare in maniera forte

Stamane, nel corso del Consiglio provinciale, due consiglieri sono intervenuti per sottoporre all’attenzione del presidente della Provincia Nanni Ricevuto, la vicenda dell’aumento del pedaggio autostradale sulla A18 e sulla A20 (vedi correlato in basso): Antonio Muscarello (Udc-D’Alia) e Massimiliano Branca (GdL).

“Con il decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010” – dichiara il consigliere Muscarello – il Governo nazionale dimostra ulteriormente la sua totale ambiguità politica, infatti, abusando dello strumento della decretazione d’urgenza, si aumenta il pedaggio autostradale, mentre contestualmente su tutti gli organi di stampa nazionali e regionali, si promette ai cittadini che le tasse non saranno aumentate. Questo – prosegue il centrista – è assolutamente inaccettabile, in primis perché il livello di sicurezza dell’autostrada A18 ed A20 è certamente al di sotto della media nazionale, manto stradale dissestato, centinai di buche, gallerie buie e con infiltrazioni costanti di acqua, caratterizzano giornalmente il viaggio di quanti percorrono i tratti autostradali della provincia di Messina, interessati dall’aumento stabilito nel suddetto decreto”.

“Inoltre – sottolinea ancora Muscarello – il territorio della provincia di Messina, da numerosi anni, aspetta la realizzazione degli svincoli nei Comuni di Messina, Ali Terme, Santa Teresa Di Riva, ma ad oggi nulla si sa sull’iter burocratico e sulla progettazione definitiva di tali opere, meno che mai sui tempi di realizzazione e sui fondi per completare e costruire le suddette opere”.

Nei mesi scorsi il Consiglio provinciale si era già espresso con una mozione approvata all’unanimità in cui si chiedeva la messa in sicurezza totale e la provocatoria abolizione del pedaggio, ritenuto, dalla stragrande maggioranza dei cittadini della provincia di Messina, assolutamente inaccettabile stante le carenze strutturali delle nostre autostrade. “Dopo la triste e drammatica alluvione del primo ottobre 2009, costata la vita a tanti messinesi, il Consorzio Autostrade aveva promesso anche la realizzazione di vie di fuga sui territori di Scaletta ed Itala, ma ad oggi nulla è stato fatto. Chiedo per questo l presidente Ricevuto – conclude il consigliere – di attivarsi immediatamente, convocando una riunione urgente alla presenza dei vertici del Consorzio Autostrade e dell’Anas, per protestare in maniera forte nei confronti del Governo nazionale e per richiedere certezza sui tempi e sulla realizzazione degli svincoli autostradali che ormai da decenni questa provincia aspetta, diversamente valuteremo, unitamente agli altri colleghi consiglieri provinciali, quali azioni eclatanti di protesta mettere in atto, perché riteniamo assolutamente insostenibile questa vergognosa vicenda”.

Sulla stessa linea d’onda Massimiliano Branca, che chiede ai colleghi di manifestare davanti al Cas: “Davanti alle condizioni penose del manto stradale, ai morti che queste autostrade provocano, alla mancanza perfino dei guardrail, l’aumento del pedaggio suona come una beffa”. (ER)

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