Ancora dissidi nella maggioranza a seguito delle nomine nelle sottocommissioni. Antonino Calabrò (Autonomisti di Base) sospende la sua posizione all'interno della maggioranza
Ancora strascichi sul rinnovo delle nomine negli organi di presidenza, nelle tre sottocommissioni, della Commissione Pari Opportunità della Provincia. Lo scorso 28 ottobre lo “scontro” di natura politica, dettato dal mancato rispetto dei presunti accordi assunti tra le forze della maggioranza. Saltati, perché alcune componenti non avrebbero seguito i suggerimenti dei propri riferimenti ma avrebbero invece votato “autonomamente”, basandosi sui parametri delle capacità e della fiducia nelle doti delle designate (vedi articolo correlato con i nomi delle designate).
Una questione che ha scaturito parecchi fuochi incrociati nelle varie anime dei partiti del centrodestra, creando anche alcune rotture, pur se non ancora ufficializzate. E’ il caso ad esempio di Antonino Calabrò dell’Mpa, capogruppo degli Autonomisti di Base a Palazzo dei Leoni. Il consigliere ha deciso di autosospendere la sua posizione all’interno della maggioranza, in contrasto con alcune decisioni assunte e con delle dinamiche che sono venute a crearsi proprio a seguito alle nomine nelle sottocommissioni.
Secondo indiscrezioni, i borbottii nel Palazzo sarebbero legati anche alla -vicinanza- o parentela di alcune componenti ad esponenti più rilevanti di partiti della maggioranza. Tra gli altri, pare ci sia almeno un deputato regionale. Una questione che, come si ricorderà, fu sollevata anche all’indomani della nomina delle 29 componenti della commissione. (ER)
