Il segretario cittadino Grioli e il responsabile ambiente del partito Tignino accendono i riflettori sulle precarie condizioni igienico- sanitarie e sulla mancata tutela dei beni storico - artistici ed etnoantropologici all’interno del cimitero
Il degrado al Gran Camposanto Monumentale regna sovrano ed il partiito democratico ha deciso di intervenire.
Lo fa con un esposto- denuncia indirizzato al direttore generale dell’Asp e alla Soprintendenza dei Beni culturali e firmato dal segretario cittadino Giuseppe Griolie dal responsabile ambiente del partito Saverio Tignino.
-Si informano gli Uffici in indirizzo – si legge nel documento- che all’interno del Gran Camposanto Monumentale permane una situazioni di degrado ambientale tale da creare reali rischi per l’incolumità pubblica e delle sepolture monumentali. Il persistere di vegetazione spontanea erbacea, arbustiva ed arborea favorisce il proliferare di insetti ed animali vettori di gravi patologie per l’uomo oltre a rappresentare un elemento di deterioramento per le sepolture che per il verde cimiteriale.In particolar modo ci si riferisce all’incremento preoccupante della popolazione di una tra le più invasive infestanti arboree l’Elianto-.
-I minimalistici interventi – continuano Grioli e Tignino- posti in essere a seguito di ripetute segnalazioni risultano sottodimensionati ed irrazionali; infatti nelle zone scerbate la vegetazione spontanea torna a vegetare, mentre gli esemplari di Elianto oggetto di recente intervento (area soprastante cimitero acattolico) mostrano una rigogliosa vegetazione in quanto non sono stati adottati gli accorgimenti tecnici utili all’eradicazione di tale specie vegetale biodeteriogena-.
-Pertanto – conclude il documento- si chiede che, per quanto di loro competenza e se si dovesse ritenere necessario, gli Uffici in indirizzo verifichino il persistere dello stato di incuria segnalato ed impongano agli Enti competenti di attivarsi per riqualificare queste aree mettendo in sicurezza fruitori e manufatti-.
