E’ dibattito aperto sui locali del Palacultura: l’intervento di Pippo Previti

E’ dibattito aperto sui locali del Palacultura: l’intervento di Pippo Previti

E’ dibattito aperto sui locali del Palacultura: l’intervento di Pippo Previti

martedì 29 Giugno 2010 - 10:32

Il presidente del Consiglio comunale: «Opportuno ospitare le opere dei pittori messinesi e redigere un regolamento d’uso delle strutture»

Ci vuole più cultura… al Palacultura. Fa discutere la decisione dell’amministrazione Buzzanca di trasferire al Palazzo “Antonello da Messina” non solo strutture facilmente riconducibili al tema, appunto, della cultura, come l’Archivio storico, la Biblioteca comunale ed il patrimonio librario del Gabinetto di lettura, ospitato attualmente all’isolato 88 di viale San Martino, ma anche altri uffici (il presidio nord della Polizia municipale, gli uffici programmi complessi, grandi opere e infrastrutture strategiche; gli uffici del dipartimento pubblica istruzione; di promozione ed organizzazione di eventi e quelli di attività di sviluppo economico; il dipartimento relazioni internazionali e marketing territoriale e l’ufficio statistica). «Un tema sensibile», lo definisce il presidente del consiglio comunale Pippo Previti, che con una nota, inviata tra gli altri anche al dipartimento Sviluppo economico.

Previti interviene «raccogliendo molte voci di dissenso anche se attenuate dalle obbligate necessità di bilancio. Quanti anni di attesa (oltre trenta, se pensiamo che per costruire la Real Cittadella sono stati sufficienti solo… quattro anni 1679 -1682) e quanti sogni di generazioni di ragazzi, svaniti. Il Palacultura rappresenta un punto di forza della nostra rinascita; nonostante le evidenti difficoltà economiche non possiamo e non dobbiamo abdicare a questo. Lo dobbiamo ai nostri ragazzi. E allora, nonostante le mancate offerte al bando fatto dall’Amministrazione si vada avanti, anche con gestione in “house”. Trasferiamo quindi gli uffici e i servizi compatibili con il luogo e fermiamo il resto. Va bene, quindi come da sempre ribadito, l’Archivio storico e la Biblioteca comunale e il Gabinetto di lettura. Arredi identici per quello che diventerà il primo polo bibliotecario della città, e provincia. Il personale utilizzato per la pulizia dei locali lasciati, liberi sia utilizzato nella nuova sede. Va bene per gli uffici e assessorato turismo e cultura, in atto al palazzo Satellite».

Secondo Previti «negli uffici resi liberi si potrebbero trasferire quelli del Risanamento, Ufficio Casa e Squadra accertamento dei Vigili urbani, dimettendone conseguenza la locazione. Va bene per l’istituendo Ufficio Film Commission, già deliberato dal consiglio comunale. Va bene, a salvaguardia e tutela del Palazzo, il trasferimento dei reparti della sezione nord dei Vigili urbani in atto in locali in affitto, presso la società Asili d’Infanzia di viale Regina Elena. Andrebbe più che bene il trasferimento e la collocazione negli ampi front-office, dei reperti più significativi ritrovati nel sito durante lo sbancamento. Andrebbe più che bene la creazione di almeno due punti ristoro (attraverso gare), uno al piano terra e uno certamente nello splendido teatro all’aperto della terrazza, anche con l’uso di telescopi. Come sarebbe non solo opportuno, ma anche giusto, ospitare le opere che moltissimi pittori messinesi vorrebbero donare gratuitamente per abbellire spazi e uffici del Palacultura, come pubblicamente manifestato. E’ altresì necessario avviare l’iter per la costruzione del parcheggio (già individuato nell’adiacente via S. Paolo) a servizio della struttura».

«Allo stesso modo – aggiunge Previti – risulta necessario predisporre un regolamento per l’uso, dietro corrispettivo, del teatro, delle altre sale e degli spazi espositivi, per eventi non organizzati direttamente dall’Ente. Sarebbe, infine, opportuno istituire la figura di un sovrintendente che si occupi della gestione del bene. Dalla pulizia agli eventi, dalla fruizione alle gare per i servizi. Un soggetto che oltre all’azione pedagogica della diffusione, in maniera semplice, di tutto ciò che è cultura, sappia tesaurizzare ciò per automantenere, senza perdite, il PalAntonello. E all’interno del Comune c’è già questa figura: penso ad un noto architetto (evidente il riferimento a Nino Principato, ndr). Infine, ma non per ultimo, ricordo che un consigliere comunale (Pippo Ansaldo, ndr), sensibile agli appelli della presidenza, ha spontaneamente donato due mosaici da allocare all’interno del Palacultura. Le opere, delle medesime dimensioni misurano 1,50x 2,10 e riproducono come è ovvio, due opere di Antonello da Messina. Uno è, l’autoritratto o presunto tale e l’altro rappresenta l’Annunciata. Le opere aspettano di essere collocate nel Palazzo».

«Lo spostamento di altri uffici – conclude Previti – anche se dettati da motivi di bilancio, mal si abbinano con il Palacultura. Credo che con un minimo sforzo e la buona volontà di tutti si possono trovare altre soluzioni che solo per motivi di spazio non sto qui ad elencare. I sogni dei nostri ragazzi, quelli che sono rimasti, assieme a tutti quelli che ancora ci credono, me compreso, lo meritano».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007