Dove sono finiti gli svincoli del Giostra e dell’Annunziata?

Dove sono finiti gli svincoli del Giostra e dell’Annunziata?

Dove sono finiti gli svincoli del Giostra e dell’Annunziata?

martedì 22 Dicembre 2009 - 16:11

Il perdurare dello stato di convulsione della circolazione automobilistica in città, in un crescendo rossiniano con l’avvicinarsi del Natale, ha fatto ritornare alla mente del vostro cronista l’esistenza del cantiere degli svincoli della tangenziale in corrispondenza dei torrenti Giostra ed Annunziata.

Se la mente non lo inganna, l’inizio dei lavori risale al 2004 e, nella più felice delle ipotesi, il completamento non potrà avvenire prima del 2012, per un totale di anni otto, più o meno, ovvero un centinaio di mesi ; salvo errori od omissioni ovvero salvo ulteriore aggravamento temporale.

Eppure, nel settore, la nostra città vantava tradizioni di tutto rispetto. Vediamo cosa è successo per la costruzione delle tratte autostradali, cui si riconnettono le opere del Giostra e dell’Annunziata. Si premette che si tratta sempre di tronchi autostradali di grande impegno esecutivo, formati da un susseguirsi di viadotti e di gallerie.

 La costruzione della tratta Boccetta-Divieto ha avuto inizio nel gennaio 1969 ed è stata completata nel giugno 1972, per un totale di mesi 41 ;

 La costruzione della tratta Boccetta-Tremestieri ha avuto inizio nel dicembre 1970 ed è stata completata nel novembre 1974, per un totale di mesi 47.

Il confronto è impietoso. Ed è inutile nascondere quanto è a tutti noto, ossia che la costruzione degli svincoli del Giostra e dell’Annunziata non è stata gestita dal Consorzio per l’Autostrada Messina-Palermo (oggi Consorzio per le Autostrade Siciliane) bensì dal comune di Messina ; e che il relativo progetto non è stato eseguito dalla Technital, come tutte quante le opere del Consorzio.

Per di più non è detto che quest’opera, peraltro di grande utilità, si riveli alla fine una panacea per tutti i mali della circolazione nella nostra città : resta sempre il problema di raggiungere gli accessi alla rete autostradale dall’area urbana e viceversa.

Anche la realizzazione della linea tranviaria rischia di non essere determinante nel riportare ordine nella circolazione automobilistica, in carenza di :

 Un tempo di attesa alle fermate contenuto in limiti ridotti mediante un buon numero di vetture in servizio ;

 La realizzazione di comodi punti nodali di collegamento alla rete del gommato, pubblico e privato, massimamente alle due stazioni terminali.

Nel frattempo si continuano a costruire edifici nell’area del centro urbano, priva di adeguate opere di urbanizzazione primarie (parcheggi, strade, etc.). Su questa via arriveremo ad una situazione urbana non adatta ad alcuna forma di vita conosciuta. Ed i politici ? Occorre dirlo ? Sono sempre “in tutt’altre faccende affaccendati” e non si lasciano in alcun modo influenzare dalle esigenze della popolazione della nostra comunità.

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