Eletti all'Ars, scatta il dodicesimo seggio: Picciolo (Pd) a Palazzo dei Normanni

Eletti all’Ars, scatta il dodicesimo seggio: Picciolo (Pd) a Palazzo dei Normanni

Redazione

Eletti all’Ars, scatta il dodicesimo seggio: Picciolo (Pd) a Palazzo dei Normanni

mercoledì 16 Aprile 2008 - 07:41

La Sinistra Arcobaleno non raggiunge il 5 per cento. Al Pd un seggio “bonus- per la ripartizione dei resti spettanti alla minoranza regionale.

Sono stati ufficializzati i seggi assegnati a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assembla regionale siciliane. Confermate tutte le previsioni di ieri, ma c’è anche una novità: agli undici messinesi eletti “di diritto-, infatti, si aggiunge a sorpresa Giuseppe Picciolo, ex capogruppo Udeur a Palazzo Zanca, “pupillo- del segretario regionale del Pd Francantonio Genovese. Picciolo è rientrato in gioco grazie alla ripartizione dei seggi spettanti alla minoranza regionale, e si gode un ottimo risultato pronosticato da pochi alla vigilia.

Ma vediamo, nel dettaglio, chi sono gli undici messinesi che hanno conquistato Palazzo dei Normanni. Partiamo proprio dal Pdl, che vede la riconferma, piuttosto scontata, di Antonio Beninati e Santi Formica. Di conferma si può in effetti parlare anche per Giuseppe Buzzanca, che nel 2006 era stato eletto, prima di perdere il posto per via dell’annosa vicenda del peculato d’uso. Posto che fu preso da Pippo Correnti, il cui seggio è proprio il quinto ancora in bilico, ma quasi certo. Infine Roberto Corona, che due anni fa sfiorò l’elezione risultando il primo dei non eletti, e che stavolta ha conquistato Palermo -in scioltezza-. Resta fuori dai giochi, a sorpresa, Antonio D’Aquino, che sperava nel premio di maggioranza essendo anche nel “listino- del presidente.

Tre conferme, una -bocciatura- e una “new entry- per il Pd: Franco Rinaldi inverte il dato negativo del Pd, di cui è segretario provinciale, e addirittura sembra avviarsi verso un incremento dei voti ottenuti nel 2006. Oltre a lui ce la fanno Filippo Panarello, quota Ds, e Giuseppe Laccoto, che come sempre spopola in Provincia. A fare le spese di questa tornata elettorale negativa per il centrosinistra è stato Francesco Calanna, che come detto ha “ceduto- il suo posto a Giuseppe Picciolo per appena 185 voti.

Incrementa la propria squadra l’Mpa, sulla scia del successo del suo leader Lombardo. Cateno De Luca conferma il proprio seggio si potrebbe dire -a furor di popolo-, visto il taglio folkloristico che il sindaco di Fiumedinisi ha voluto dare alla sua campagna elettorale da vero -stakanovista- della politica (praticamente un comizio al giorno). A sorpresa dovrebbe conquistare un seggio anche Fortunato Romano, presidente regionale e provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori.

Infine l’Udc, per il quale era più che scontata la riconferma di Giovanni Ardizzone, deputato uscente e -alfiere- della scuderia di D’Alia e Naro. In verità nelle segreterie scudocrociate hanno sperato nella nottata degli scrutini che potesse scattare un secondo seggio per uno fra Carmelo Torre e Antonio Reitano, ma non c’è stato nulla da fare. Nel 2006 l’Udc aveva, di fatto, due deputati, essendoci anche Tatà Santarello, eletto con la lista dell’Aquilone di Cuffaro.

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