Giochi di potere e manovre clientelari, il Pd accusa: cosa rallenta la nascita della Zancle Spa?

Giochi di potere e manovre clientelari, il Pd accusa: cosa rallenta la nascita della Zancle Spa?

Giochi di potere e manovre clientelari, il Pd accusa: cosa rallenta la nascita della Zancle Spa?

giovedì 14 Aprile 2011 - 22:06

Cucinotta, David e Vaccarino: il sindaco e Miloro chiariscano come si intende procedere per la nuova società di riscossione tributi

Presunti giochi di potere, paventate manovre clientelari, modalità poco chiare. La società mista Zancle, divenuta una sorta di tela di Penelope, stuzzica la curiosità del Pd e di tre consiglieri comunali in particolare, Nicola Cucinotta, Paolo David e Benedetto Vaccarino. I quali si chiedono, in sostanza: che fine ha fatto la Zancle, la società che dovrebbe gestire, una volta costituita, le entrate di Palazzo Zanca? «Dopo due anni e mezzo di dichiarazioni a vanvera – accusano i tre – apprese solo attraverso gli organi di stampa, dopo una serie di contratti a termine “intervallati da false promesse, vane aspettative, illusioni e delusioni”, si attende il concreto avvio della società mista “Zancle Spa”. La deprimente realtà sembra ben diversa da quella più volte proclamata, presumibili lotte intestine e squallidi giochi di potere stanno ritardando oltre ogni sopportabile limite l’avvio di un’attività che, oltre ad attuare una strategia da tempo definita e condivisa da tutte le forze politiche, dovrà rimpinguare quelle casse comunali che un federalismo fiscale privo di logica e costituzionalità svuoterà in breve tempo se non si pone rimedio». Cucinotta, David e Vaccarino si rivolgono all’assessore alle Finanze Orazio Miloro, chiedendo «quali criteri l’Amministrazione intende adottare affinché la nuova società di riscossione tributi divenga un’opportunità e non il solito carrozzone, appannaggio di pochi eletti». A cominciare, sottolineano gli esponenti dell’opposizione, «dal Consiglio d’amministrazione, occorre chiarire quali modalità siano state individuate per le nomine dei componenti, augurandosi che venga riconosciuto un ruolo alle diverse forze politiche (il Pd chiede spazi?, ndr)».

«La questione però che preoccupa maggiormente – proseguono – è certamente la procedura di scelta del personale. Nella “Zancle S.p.A.” dovrebbero infatti transitare alcuni dipendenti comunali, il personale ex Maggioli e, in parte gli articolisti, precari di sempre di Palazzo Zanca. In un momento così critico per l’occupazione e visto quanto previsto dall’articolo 30 dello statuto (“la società nei limiti e secondo le modalità stabilite dall’apposito regolamento, assume il personale necessario allo svolgimento del servizio”), si palesa la necessità che il sindaco e l’assessore Miloro chiariscano preventivamente i criteri che intendono adottare fugando ogni dubbio su possibili favoritismi o clientele. Sarebbe auspicabile – concludono Cucinotta, David e Vaccarino – che venissero valorizzate le professionalità maturate nell’ambito della ex-Maggioli Tributi S.p.A. aggiudicataria dell’appalto di riscossione tributi dal 2002 al 2008, in attesa da troppo tempo di una soluzione definitiva che ponga fine a questa interminabile telenovela».

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