Il Seggio centrale ha concluso la verifica dei verbali. Oggi il controllo finale, domani l'ufficialità. Chi entra e chi esce rispetto alle previsioni
Finalmente si delinea in maniera quasi definitiva il nuovo Consiglio comunale. Ieri pomeriggio il seggio centrale riunitosi nell’aula consiliare di Palazzo Zanca ha concluso i lavori di verifica dei verbali, iniziati quasi due settimane fa, e oggi procederà al controllo finale dei dati. Dalla commissione presieduta dal magistrato Ferdinando Licata solo nella giornata di domani giungerà l’ufficialità, attraverso il rito della proclamazione, dei quarantacinque eletti al Consiglio comunale.
Non mancano le sorprese rispetto ai primi dati forniti dal sito internet del Comune, che come più volte ribadito, si sono verificati del tutto inattendibili. Alcuni capovolgimenti di fronte erano stati previsti in questi giorni di continuo via vai nei corridoi di Palazzo Zanca, altri “recuperi- sono più sorprendenti. Nella lista “Rialzati Messina-, ad esempio, che ha conquistato due seggi, l’unico certo dell’elezione è Salvatore Ticonosco, mentre per il secondo nome, uno tra Alberto De Luca e un Pinuccio Magazzù in rimonta, bisognerà attendere probabilmente proprio la proclamazione.
Cambia solo l’ordine di qualche “addendo-, ma il risultato rimane lo stesso per quanto concerne il Pdl, la lista che porta più consiglieri in aula: primi della classe Pio Amadeo, Orazio Miloro e Angelo Burrascano (i primi due saranno assessori, uno alla Provincia l’altro al Comune, il terzo probabilmente sarà il capogruppo), seguono Giovanna Crifò (anche lei in “odore- di posto in giunta), Giuseppe Corvaja, Pietro Iannello, Roberto Sparso, Giuseppe Trischitta, Pippo Capurro e Giovanni Cocivera. Occhio ai non eletti, che dovrebbero rientrare in gioco con la composizione della giunta: in ordine sono Nello Pergolizzi, Giuseppe Melazzo e Antonio Fazio, ma non è escluso un “ripescaggio- per Roberto Nicolosi.
In casa Udc, la lista ufficiale premia Mario Rizzo come primo eletto, seguito dal segretario cittadino Carmelo Santalco e dal “pupillo- di Pinuccio Puglisi, Giorgio Muscolino. Quattro eletti per il Centro con D’Alia: Vincenzo Messina, Mimmo Guerrera, Giuseppe Antonio Ansaldo e Bruno Cilento. Per Forza Azzurri, invece, sicuro Peppe Chiarella, mentre Carmelo Conti solo al fotofinish avrebbe avuto la meglio su Nicolò Cannavò, mentre per quanto concerne la lista Conservare il Futuro con Briguglio, l’eletto si conferma Claudio Canfora.
Qualche sorpresa nell’Mpa. Era già certo del primo posto l’assessore designato Pippo Previti, che “radio Comune- vuole alla presidenza del Consiglio, mentre gli altri tre sono Antonio Restuccia, Antonino Spicuzza e Sebastiano Tamà. Resta fuori, dunque, l’uscente Alessandro La Cava, che spera in un “ripescaggio- qualora Previti dovesse entrare in giunta.
Passiamo all’opposizione. Confermati sei seggi per il Pd, e come più volte anticipato, ai vari Tani Isaja, Marcello Greco, Benedetto Vaccarino, Nicola Cucinotta e Paolo David si aggiunge Paolo Saglimbeni e non, come pensato in un primo momento, Mimmo Bonanno. Rimangono fuori nomi eccellenti, anche di ex assessori e di consiglieri uscenti.
Attese rispettate per le liste Genovese Sindaco, dove gli eletti sono quattro e sono Emilia Barrile, Felice Calabrò, Santi Zuccarello e Simona Contestabile (anche qui fuori qualche pezzo grosso), e Con Francantonio per Messina, dove conquistano il seggio Giorgio Caprì e Marcello Capillo. Per i Riformisti-Socialisti Nicola Barbalace, come pronosticabile, ha la meglio su Giovanni Fallo.
Tra i più presenti nell’area riservata al “pubblico- nell’aula consiliare durante i lavori di verifica i due “contendenti- della lista Pd Democratici per Messina, Gaetano Gennaro e Giacomo Ferrari: ha la meglio il primo. Un seggio a testa anche per le liste Ricostruire Messina (
