Pd, dopo la disfatta le polemiche. Piro: «Liste nazionali formate in modo dissennato». Genovese: «Se serve mi dimetto»

Pd, dopo la disfatta le polemiche. Piro: «Liste nazionali formate in modo dissennato». Genovese: «Se serve mi dimetto»

Redazione

Pd, dopo la disfatta le polemiche. Piro: «Liste nazionali formate in modo dissennato». Genovese: «Se serve mi dimetto»

mercoledì 16 Aprile 2008 - 08:13

Finocchiaro: «Pd giovane in Italia, in Sicilia è appena un bambino». Lumia: «Si trovi un nuovo metodo senza far finta che non sia accaduto nulla»

«Se questo servisse a risolvere il problema mi dimetterei, ma dobbiamo parlarne tutti insieme». Così Francantonio Genovese, segretario regionale del Pd e neo deputato alla Camera, risponde alle inevitabili polemiche del “day after-. Quella del centrosinistra nelle appena concluse elezioni regionali è stata una disfatta che provoca strascichi: il Pd e Anna Finocchiaro hanno fatto peggio dell’Unione e di Rita Borsellino nel 2006, finendo per essere doppiati dal rivale e neo presidente della Regione Raffaele Lombardo. Logico che adesso si apra un momento di riflessione anche aspro all’interno dei quadri regionali del partito.

Secondo Francesco Piro, parlamentare uscente della Margherita, «c’è una parola che definisce il risultato del Pd in Sicilia: disastro. Il Partito paga oltre misura il modo dissennato con cui sono state formate le liste alle nazionali, che ha provocato la reazione di moltissimi elettori, nonché la miopia politica e la sciatteria organizzativa degli attuali vertici del partito in Sicilia. Non sarebbe male se i responsabili della sconfitta cominciassero col prenderne atto e ne traessero tutte le conseguenze». Piro ha poi aggiunto: «In Sicilia non esiste né un esecutivo del Pd, né una direzione. Il partito è in mano a un uomo solo, Genovese, che ha indicato un vice in Tonino Russo (ex segretario regionale dei Ds). Nell’Isola il Pd è fuori da ogni controllo statutario. Genovese ha fatto le liste, praticamente da solo, inserendo la sua candidatura e quella del suo vice».

Non è stato tenero nemmeno Beppe Lumia, che ricordiamo non era nemmeno stato inserito, inizialmente, nelle liste elettorali: «In Sicilia – afferma – il progetto del Pd deve avere più energia, più cuore e più testa e puntare su una profonda innovazione della politica, su un maggiore impegno sul versante della legalità e su un forte radicamento sociale e professionale». «Basta con i vecchi riti della politica – dice- basta con le liti e le discussioni. Bisogna trovare un nuovo metodo senza far finta che non sia accaduto nulla».

Questa l’analisi della grande sconfitta di queste elezioni, Anna Finocchiaro: «Dobbiamo cominciare innanzitutto rinnovando veramente il Partito democratico. Il Pd è giovane a livello nazionale, ma direi che è appena un bambino in Sicilia. Dobbiamo esaminare con grande attenzione il risultato, per capire come uscire da questa situazione. Ho conosciuto tanti giovani che dobbiamo coinvolgere e mettere in prima linea».

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