Ricevuto sogna una “Regione dello Stretto- e dice no al referendum sul Ponte

Ricevuto sogna una “Regione dello Stretto- e dice no al referendum sul Ponte

Redazione

Ricevuto sogna una “Regione dello Stretto- e dice no al referendum sul Ponte

mercoledì 28 Maggio 2008 - 11:48

Il candidato del centrodestra alla Presidenza della Provincia presenta la sua squadra di governo e il programma

Nessun comitato elettorale o segreteria di partito: Nanni Ricevuto ha scelto l’ampio salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni per presentare il proprio programma e lo squadra che lo sosterrà qualora dovesse diventare presidente della Provincia. Sarà che già sente la vittoria in tasca, e dunque considera la Provincia già “casa sua-, sarà che l’ex senatore ha voluto distinguersi dagli altri, sta di fatto che il salone era stracolmo di persone, simpatizzanti, “politicanti- e giornalisti, tanto da far emozionare lo stesso Ricevuto.

Il quale ha subito voluto presentare gli assessori designati: nella squadra trovano spazio due candidati alle regionali che non hanno ottenuto il seggio all’Ars: il primo nome, ampiamente preannunciato, è quello di Daniela Bruno, già assessore con Leonardi e indicata come vicepresidente della Provincia, carica che, come previsto va all’Mpa; il secondo è Antonio D’Aquino, il cui nome è stato indicato più volte come -dissidente- all’interno di Forza Italia e accostato proprio all’Mpa. Il partito lombardiano avrà anche l’ex vicesindaco di Santa Teresa di Riva Pinella Alberti, mentre l’altro esponente di Forza Italia è Giacomo Fusco, già assessore a Palazzo dei Leoni con Buzzanca. Riconferma per l’attuale assessore alle Finanze Salvatore Magazzù, in quota Udc. La voce grossa, però, la fa An, che vanta ben quattro assessori: Renato Mangano, vicepresidente dell’uscente consiglio provinciale, Giuseppe Laface, attuale assessore alle Infrastrutture, e dalla provincia Renato Fighera (Letojanni) e Rosario Catalfamo (Barcellona, consigliere uscente).

Ricevuto l’ha definita «una squadra importante», e ha sottolineato come al programma abbiano collaborato diverse personalità, politiche ma anche del mondo accademico e imprenditoriale: da Peppuccio Santalco, che sarà il direttore generale della Provincia, al presidente uscente Salvatore Leonardi, passando per gli “accademici- Pietro Navarra, Michele Limosani, Pippo Vermiglio, Raffaele Tommasini e Giuseppe Lo Paro.

«L’obiettivo principale – ha dichiarato Ricevuto – è fare uscire dalla marginalità la provincia di Messina. Ringrazio l’amministrazione uscente, costretta da situazioni diverse, direi “esogene-, ad un’attività “nascosta-, quasi all’ordinaria amministrazione, grazie alla quale però si è raggiunto il fondamentale risultato del risanamento finanziario dell’ente. Ora dobbiamo superare questa fase». E l’idea di fondo è sempre una, il Ponte sullo Stretto: «E’ un’occasione irripetibile, che crea le basi per una fondamentale integrazione delle aree geografiche dello Stretto che, con una riforma istituzionale, potrebbe portare alla nascita di una vera e propria area regionale dello Stretto». Un’area che potrebbe vantare due aeroporti (Lamezia e Reggio Calabria) più un terzo, quello del Mela, e poi i porti di Milazzo e Gioia Tauro, le aree delle Eeolie e di Taormina. «E’ un obiettivo di medio lungo termine – spiega Ricevuto – perché la realizzazione del Ponte è prevista entro sette otto anni, ma l’azione principale della Provincia sarà incentrata sui rapporti istituzionali con le amministrazioni dell’altra sponda».

Ricevuto pensa all’istituzione dell’area di libero scambio, che avverrà nel 2010, e per la quale «la Sicilia svolgerà un’azione di centralità», un contesto in cui però attualmente Messina «non ha un ruolo significativo, non ha possibilità di competere essendo rimasta fuori dal piano regionale dei trasporti. Ecco perché dobbiamo lavorare ad un collegamento con le strutture esistenti sull’altra sponda dello Stretto, attraverso anche la metropolitana del Mare». E se Berlusconi parla di abolizione delle Province, Ricevuto rilancia: «Parlerei piuttosto di una nuova stagione dell’ente Provincia».

Un ruolo chiave lo rivestono la cultura e il turismo: «Penso a destinare diversi immobili provinciali ad attività culturali, a un nuovo sito per la galleria d’arte contemporanea e per l’archivio Quasimodo, ad un punto di collegamento tra i vari enti locali, un vero e proprio ufficio di coordinamento, ma non una cabina di regia. Inoltre le illustri personalità politiche, dello spettacolo, dell’arte della nostra provincia in giro per l’Italia e per il mondo dovranno diventare “ambasciatori di Messina-».

Ricevuto non si sottrae ad un fugace commento sulle polemiche delle settimane passate interne al centrodestra e su quelle attuali a livello regionale: «Non c’è stata nessuna fuga in avanti. La dirigenza messinese ha invece dimostrato di avere la schiena dritta e di avere carattere. Le polemiche appartengono a ieri, tanto che il presidente della Regione Lombardo sarà a Messina a sostenere i candidati a sindaco e alla Provincia».

Al candidato Ricevuto chiediamo cosa ne pensa dell’ipotesi referendum sul Ponte, visto che Buzzanca proprio ieri ha chiarito che è un’eventuale scelta che spetta alla Provincia: «Spesso ci si frena di fronte alle proteste dei cittadini – risponde – ma non è così che si va avanti. Nel rispetto democratico sentiremo tutte le parti, ognuno farà sentire la propria voce, ma non c’è la necessità di un referendum, non ne abbiamo bisogno. Il Ponte si farà, è qualcosa che va al di là delle singole esigenze della città».

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