Scioglimento dell'Istituzione per i Servizi sociali, nuovo rinvio

Scioglimento dell’Istituzione per i Servizi sociali, nuovo rinvio

Redazione

Scioglimento dell’Istituzione per i Servizi sociali, nuovo rinvio

lunedì 02 Febbraio 2009 - 13:02

In mattinata la X commissione approva la proposta di delibera di Burrascano, ma il consiglio prende tempo. Sauta: «Si finisca di giocare»

L’Istituzione per i Servizi sociali sembra la tela di Penelope di omerica memoria. La celebre moglie di Ulisse disfaceva la notte quanto tesseva durante il giorno, uno stratagemma per prendere tempo in attesa del ritorno dell’amato marito. E’ quanto sta facendo il centrodestra con l’Istituzione: il giorno il sindaco Buzzanca annuncia di voler sciogliere l’ente e un esponente del Pdl, il consigliere Burrascano, presenta una proposta di delibera per mettere tutto nero su bianco; la notte, però, la tela viene disfatta, la maggioranza tentenna, rinvia la discussione sulla delibera e dunque prende tempo.

Il punto è che qui il rischio è che Ulisse non venga mai. La proposta di delibera, infatti, è stata approvata stamani dalla X commissione consiliare, con tre voti favorevoli (Messina dell’Udc di D’Alia, Pergolizzi del Pdl e Sauta del Pd) e due astenuti (Contestabile di Genovese Sindaco e il presidente della commissione Sparso), ma una volta arrivata in aula è stata rinviata a futura memoria, grazie all’escamotage offerto da un emendamento proposto da Pippo Trischitta e privo del parere del dirigente necessario.

La proposta di Burrascano, lo ricordiamo, torna a parlare della revoca di quella famosa deliberazione 65/c del 28 novembre 2002 con la quale il consiglio comunale approvava lo statuto dell’Istituzione. La delibera propone anche di trasferire «le competenze al Comune di Messina», dando indirizzo alla giunta «di apportare le necessarie variazioni al regolamento degli uffici e dei servizi attualmente vigente per l’attribuzione ad uno o più dipartimenti delle competenze amministrative dell’Istituzione».

I primi due punti del deliberato, però, riguardano gli atti del commissario Gaspare Sinatra, le delibere 21/c e 28/c, già “stoppate” dal giudice del lavoro lo scorso 25 giugno per condotta antisindacale, e con le quali si procedeva alla cessazione delle attività dell’Istituzione e al trasferimento delle sue funzioni al costituendo CISSA. Nella proposta di delibera si chiede di annullare questi provvedimenti.

Duro il commento dell’ex presidente dell’Istituzione, oggi consigliere comunale, Elio Sauta: «E’ ora che l’amministrazione finisca di giocare, Istituzione sì, Istituzione no. Il sindaco si esprima chiaramente». Significativo l’intervento di Giuseppe Melazzo: «Non è ancora chiara la posizione dell’amministrazione su questo argomento. L’assessore Aliberti aveva presentato una proposta, ma poi è stata ritirata. Aspettiamo, a questo punto, che il sindaco ci dica in aula cosa intende fare». E Penelope continua a tessere.

(foto Dino Sturiale)

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