I sindaci siciliani protestano in difesa dei precari della PA: consegnate le fasce tricolori ai Prefetti

I sindaci siciliani protestano in difesa dei precari della PA: consegnate le fasce tricolori ai Prefetti

I sindaci siciliani protestano in difesa dei precari della PA: consegnate le fasce tricolori ai Prefetti

lunedì 28 Giugno 2010 - 11:38

La manifestazione simbolica è stata organizzata da AnciSicilia per contestare i tagli dei precari , che rischiano di mettere in ginocchio molte Pubbliche amministrazioni siciliane

La battaglia dei precari siciliani trova l’appoggio dei sindaci dei comuni dell’isola.

 Delegazioni di sidaci hanno infatti incontrato, questa mattina, i prefetti per consegnare simbolicamente e in segno di protesta le fasce tricolori.

L’AnciSicilia ha organizzato e promosso questa manifestazione per mantenere alta l’attenzione sui problemi (derivanti dal decreto 78 – oggi in discussione al Senato – e dalla delicata vicenda dei precari) che stanno mettendo in ginocchio molte amministrazioni locali.

In particolare, a Palermo, una decina di amministratori, guidati da Giuseppe Siviglia, Vincenzo Di Girolamo e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vice presidente vicario, vice presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani, sono stati ricevuti in prefettura facendosi portavoce dei disagi degli enti locali e sottolineando i gravi problemi di ordine pubblico che si accompagnano ad un progressivo dramma sociale.

Durante l’incontro, cui hanno preso parte, tra gli altri, anche i sindaci dei comuni di Corleone, Termini Imerese, Vicari, Petralia Sottana, Prizzi, Lascari e Chiusa Sclafani, Giuseppe Siviglia, anche in qualità di sindaco di San Giuseppe Jato, ha ribadito che: “La manovra finanziaria, oltre ad operare un pesantissimo taglio dei trasferimenti ai comuni, inasprisce il sistema sanzionatorio per chi viola il patto di stabilità, costringendoci a sbattere la porta in faccia ai precari che, da oltre vent’anni, lavorano nella pubblica amministrazione. Non solo tra questi c’è gente che ha sempre lavorato con grande impegno e professionalità, ma molti di loro sono stati le colonne di servizi importanti come l’anagrafe o la polizia municipale. Non rinnovare il contratto a queste persone significa non essere in grado di offrire alle città i servizi essenziali”.

“Stiamo chiedendo – ha aggiunto Mario Emanuele Alvano – per i comuni siciliani l’attenzione dovuta ad una situazione così drammatica, tenuto conto che oltre al taglio dei fondi e alle sanzioni aggravate, a differenza del resto d’Italia, la Sicilia si trova a fare i conti anche con un bacino di precari che, in molte amministrazioni, garantisce servizi vitali per i cittadini”.

Al termine dell’incontro i rappresentanti dell’AnciSicilia hanno ribadito che, in assenza di risposte concrete, sono pronti ad organizzare un’ulteriore manifestazione nella capitale.

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