La tragedia messinese è ritornata nell' aula del Senato

La tragedia messinese è ritornata nell’ aula del Senato

La tragedia messinese è ritornata nell’ aula del Senato

venerdì 27 Novembre 2009 - 05:00

Assente il ministro Prestigiacomo, D'alia - Restiamo esterrefatti -

Il question time del Senato sull’alluvione che ha colpito il messinese il 1. ottobre scorso inizia alle 16.30: il governo risponde alle domande e naturalmente anche alle critiche delle opposizioni. Si aspettava l’arrivo del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, ma a riferire in aula e’ toccato al ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito. A chiedere chiarimenti sulla tragedia di Scaletta e Giampilieri i senatori Mura, D’Alia, Li Gotti e Ferrante. «Sono gia’ trascorsi due mesi dall’alluvione ed il governo sta ancora predisponendo gli interventi che avrebbero dovuto fronteggiare l’emergenza», afferma Li Gotti. D’Alia, che non ha ancora digerito la bocciatura dell’emendamento sui 100 milioni, invoca «un momento di verita’ che ponga fine allo -stillicidio- di impegni,promesse,assicurazioni che finora sembrano aver prodotto la classica montagna partorita dal topolino». Ultimo il senatore Pistorio che evidenzia le stridenti contraddizioni tra gli annunci e le decisioni complete.

La parola va al ministro che subito dedica l’apertura esclusivamente all’alluvione messinese,dove,elenca le cose fatte ad oggi: Stato d’emergenza prorogato fino al 2010, stanziamento in prima fase di 60 milioni di euro ed conclude dicendo che il governo presentera’ un emendamento alla finanziaria,inserendo il miliardo di euro deliberato dal Cipe. Alle dichiarazioni del ministro Elio Vito le risposte in aula al Senato non si fanno attendere. Ferrante parla di cifre -ballerine-, Li Gotti definisce una autentica presa in giro la dichiarazione in aula del ministro e per ultimo D’Alia: «Siamo davvero esterrefatti, forse per questo la Prestigiacomo non si è presentata in aula, non avrebbe saputo cosa dire, per Messina esistono soltanto 60 milioni che non saranno sufficenti neppure per i costi della prima emergenza, il resto solo chiacchiere». Ed infine il senatore invita tutti i deputati messinesi a presentare un’atto alla Camera che vincoli parte del miliardo e 250 milioni per Giampilieri, Scaletta e le altre zone alluvionate.

Ma l’ultima notizia da Roma arriva del presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, che ha sollecitato il ministro dell’Interno Maroni a sospendere il pagamento, da parte dei comuni alluvionati, delle rate dei mutui contratti con la cassa deposito e prestiti. Adesso si attende l’arrivo del presidente Silvio Berlusconi a Messina nella prima settimana di dicembre.

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