L'ex Ds si confida con noi. Prima pensiamo a fare bene alle regionali. Successivamente lavoreremo per battere il centrodestra a Messina.
Prima sfida, le regionali. Poi si punterà diretti verso le amministrative. Questo prevede l’agenda politica dell’ex Ds Maurizio Rella, che ha fatto una scelta precisa abbandonando il progetto Pd e transitando nell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.
-Credo che la figura di Di Pietro sia l’unica novità in questa campagna elettorale un pò di basso tono e tutta incentrata sul voto utile. Io ritengo che bisogna fare un lavoro capillare per convincere anche una singola persona ad andare a votare. Perchè c’è tanta gente sfiduciata, che mette tutti i politici in un calderone, sbagliando. Occorre che tutti i partiti si diano una regolata, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio. Il voto è l’unica cosa che possiamo esercitare in piena libertà, anche se nella nostra realtà non abbiamo una democrazia compiuta, visto che il consenso è vincolato alla necessità e al bisogno-.
Al momento Idv ha deciso di non allearsi con il Pd a Messina, differentemente da quanto è accaduto in campo nazionale e regionale.
-Io riconosco nel programma di Walter Veltroni, così come di Pietro, una svolta coraggiosa nella politica del Paese, per creare le condizioni affinchè si formi un governo stabile, un governo delle riforme. Noi faremo il gruppo parlamentare con il Partito Democratico, ma ci presenteremo come Italia dei Valori, con al centro della nostre battaglie l’onestà, l’equità fiscale, il lavoro, la giustizia e la riduzione costi della politica. Nel locale la situazione è ben diversa-.
E la sua candidatura a sindaco parla chiaro. Come si arriva a questa scelta?
-Sono stato consigliere comunale dei Democratici di Sinistra, ma la mia posizione è stata spesso critica all’interno dell’amministrazione comunale. Pur essendo fedele all’alleanza di centrosinistra, ho sempre manifestato la mia contrarietà alla mancanza di pluralismo, anche nella giunta, perchè non si è tenuto conto di tutte le forze politiche che hanno contribuito all’elezione di Genovese. Ad oggi, non è stata fatta alcuna discussione sul futuro di questa città, sulle candidature, sulle prospettive. C’è la candidatura del segretario regionale del Pd, ma non mi pare che sia stata ancora condivisa da tutti. Ci saranno le possibilità per farlo, il discorso lo stiamo intraprendendo adesso, però nell’attesa, Italia dei Valori ha voluto fare una netta distinzione e candidare una propria figura così come lo farà per la presidenza della Provincia. Se poi ci sarà la volontà di discutere, con pari dignità per chi farà eventualmente parte del nuovo progetto di rilancio di Messina, noi ci saremo-.
Pensa di avere fatto la scelta giusta?
-Non solo io, ma anche altri, hanno deciso di aderire ad Idv, perchè sapevano che in questo partito la propria storia, fatta di dignità e coraggio, sarebbe stata apprezzata. Intanto pensiamo alle elezioni del 13 e 14 aprile, con le regionali che mi vedranno impegnato in prima persona-.
