We Build replica a Report
“La notizia del mancato coinvolgimento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Ingv nelle attività di analisi del rischio sismico e di faglie attive nel progetto del Ponte sullo Stretto è solo l’ultima delle tante fake news che in questi mesi sono state rilanciate dalla stampa, notizie spesso prive di fondamento che contribuiscono a diffondere falsità su un’opera strategica per il Paese”.
Così We Build replica a Report.
“L’Istituto è stato infatti continuamente coinvolto e i suoi pareri sono stati utilizzati nell’ambito delle diverse analisi che sono state condotte per il progetto. Già nel 2011 il Consorzio Eurolink aveva sottoscritto con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma “La Sapienza”, di cui era membro professor Carlo Doglioni, oggi presidente Ingv, una Convenzione per l’aggiornamento del quadro geosismotettonico nell’area dello Stretto di Messina. In quell’occasione il professor Doglioni prese parte al gruppo di lavoro all’interno nel quale era incluso anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia proprio in forza di una più ampia collaborazione avviata tra l’Ingv e l’Università di Roma. Al termine di quei lavori era stato condiviso un documento finale, firmato dal professore e geologo Gianluca Valensise dell’Ingv (considerato uno dei massimi esperti di geosismotettonica) che è stato allegato proprio all’elaborato progettuale”.
“A distanza di 13 anni e per rispondere alle ultime richieste di integrazione presentate dalla Commissione Via sollevate nel maggio del 2024, il Consorzio Eurolink ha assegnato un nuovo incarico al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma “La Sapienza” e, a valle di questo, ha concordato un coinvolgimento dell’Ingv. L’Università ha coinvolto formalmente l’Istituto firmando nel mese di settembre un accordo di collaborazione specifico. L’accordo è stato firmato alla fine di settembre, dopo la consegna avvenuta degli elaborati da parte di Eurolink, solo per le ripetute modifiche all’Accordo e all’Allegato tecnico richieste proprio dal presidente Doglioni”.
Il Consorzio Eurolink aggiunge che “i due ricercatori dell’Ingv coinvolti negli studi, ovvero il professore Valensise e il professore Burrato, non hanno mai operato a titolo personale, ma i loro rapporti sono stati inviati al Consorzio Eurolink direttamente dall’Università di Roma “La Sapienza” a firma del direttore del Dipartimento, il professor Andreozzi”.

Ma che scuola hanno fatto tutti questi tecnici, per non riuscire a dare una risposta univoca, sulla fattibilita’ tecnica del ponte ? Ma io tutta questa gente che mente, perche’ fra di loro qualcuno mente sicuro, la metterei in galera per il resto della loro vita. E’ veramente uno spettacolo indegno…………
Il presidente dell’ INGV ha dichiarato che l’istituto in quanto tale non è mai stato coinvolto. Lo sono stati solo due dei suoi componenti che in quella occasione da quanto affermato nella intervista rilasciata a Report, non rappresentavano in alcun modo l’INGV.
Le dichiarazioni sono chiare, e lo è anche la risposta di Ciucci.
Parlano di cose diverse facendo finta di non capirlo.
La società stretto di Messina ci è già costata 350 milioni di euro e non abbiamo ancora finito di buttare soldi.
È bastato riportare Salvini al ministero per rimettere in moto un lucroso giro di affari.
La lega ha smesso di non perdonare da un pezzo ecco perché comincia a guadagnare consensi anche da noi.
.. possiamo andare a vedere chi sono questi due componenti (nomi e cognomi) che non rappresentavano in alcun modo l’INGV e al massimo se stessi?
Sarebbe interessante!
E’ ovvio che il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma “La Sapienza” non è INGV che non è mai stato coinvolto in quanto Istituzione . I Ricercatori dell’INGV possono esprimere un loro parere professionale ,ma non rappresentano l’Istituto . Soldi buttati per la megalomania di Salvini , politicamente pessimo Ministro degli Interni , adesso retrocesso a Ministro delle Infrastrutture e trasporti di cui non ha competenza specifica.
Che vergogna. Chi dice una cosa, chi ne dice un’altra. Ma perche’ non si prevede la galera, per chi mente, sapendo di mentire ?? Questa nostra societa’ e’ sbagliata. Tutti possono mentire impunemente. Perche’ qui e’ chiaro, che qualcuno mente. E’ certo non posso saperlo io, chi mente, perche’ non sono un tecnico……………