Continua il nostro viaggio per le scalinate di Messina. Insieme agli obiettivi di Antonio La Macchia e della sua ragazza Cristina ci spostiamo alla rampa San Camillo, sul viale Principe Umberto. Grazie a Dio questa volta nessuna siringa, ma parecchi particolari anomali sì. Lungo gli scalini si possono trovare vari accessi ad immobili abbandonati con relativo -green garden-, un cartello stradale abbattuto e appoggiato al muretto, mentre quello rimasto in piedi è arrugginito e ormai praticamente illeggibile. Persiste anche qui la vegetazione insieme alle solite erbacce, cresciute in ogni dove, ma l’attrazione è rappresentata dai paletti della luce di cui restano solo le basi. Infine i cassonetti alla fine, evidentemente ridotti in pessimi condizioni, al momento della foto vuoti, ma che spesso si riempiono e vengono circondati da immondizia e suppellettili di ogni tipo, che coprono anche i primi gradini (come ci hanno segnalato gli abitanti della zona). Alla prossima…
E.Rig.
La -pulce sul web-: un prurito per chi dall’orecchio non riesce a sentire. Potete intervenire inviandoci foto e segnalazioni all’indirizzo info@tempostretto.it
