Il candidato Sindaco di Comunisti Italiani, Prc, Idv e Verdi continua a raccogliere consensi da associazioni e cittadini. Il Pd è ancora nel caos, ma il coordinatore Masi apre uno spiraglio
Massimo Canale continua a raccogliere consensi: porta in piazza la gente, ascolta le problematiche e propone le sue soluzioni. Il 40enne, oggi consigliere comunale nelle fila dei comunisti Italiani, nell’ultima conferenza stampa è stato affiancato dal neoeletto segretario provinciale Lorenzo Fascì con Massimo Gallo e Ivan Tripodi per il Pdci, dal consigliere Regionale Nino De Gaetano, dal consigliere comunale Demetrio Delfino e dal Segretario Antonio Larosa per Rifondazione Comunista, da Mimmo Pangallo i Verdi che hanno sciolto le iniziali riserve sulla candidatura a Sindaco di Canale, dal consigliere regionale Giuseppe Giordano con Ceravolo e De Caridi per l’Italia dei Valori.
Una compagine politica di tutto rispetto, affiancata anche da tante associazioni e numerosi movimenti: il prof. Tonino Perna di Sinistra Euromediterranea, Peppe Musarella e Giovanni Sergi di Ethos, i ragazzi di Free Lance Magazine, Enzo Tromba per ‘Patto Etico per la Calabria’, Mimmo Martino dei Mattanza, Nino Morabito di Legambiente e anche l’Unione Donne d’Italia di Marzia Modola.
Ulteriore novità signficativa annunciata proprio da Canale, l’incontro avuto con il commissario del Pd Calabrese Adriano Musi, con il quale «ho avuto un incontro molto diretto e franco. Gli ho chiesto di valutare la mia candidatura senza pregiudizi e lui mi ha risposto che vuole conoscere meglio la realtà reggina e che, comunque, le candidature a sindaco e a presidente della Provincia saranno discusse allo stesso tavolo». Insomma, non s’è sbilanciato ma è già un risultato che non gli abbia detto -no-, chiudendogli le porte come il Pd reggino ha più volte fatto negli ultimi mesi.
Incassato questo risultato, Canale ha esaltato il suo comitato elettorale e ha ribadito «che è aperto a tutti, a gente che ha energia, cuore e gambe».
Non poteva mancare un riferimento alla crisi in atto a Palazzo San Giorgio: «Gli ultimi eventi hanno dimostrato in maniera inequivocabile la fragilità del cosiddetto -Modello Reggio-. Oggi, nel centrodestra, volano gli stracci ma della città non sembra curarsi nessuno. Oggi dobbiamo contarci e dobbiamo sfruttare questo tempo che ci divide alle elezioni per spiegare alla città la nostra proposta di cambiamento e di alternativa di governo. Deve essere questo il nostro impegno per costruire un futuro migliore per Reggio».
Nino Morabito di Legambiente non ha saputo resistere al fascino della candidatura di Massimo Canale e ha esaltato «il percorso partecipato avviato da Canale» e anche l’anticipo con cui è sceso in campo «perché il tempo è un fattore fondamentale per chi vuole fare una politica vera, parlare alla gente e conoscere i bisogni del territorio».
E per continuare con le associazioni, in prima fila c’era Peppe Musarella con -Ethos- che ha deciso di sostenere Massimo Canale «perché la sua è una candidatura diversa e pulita. Abbiamo trovato con lui una piena convergenza di valori figli di un percorso coerente e lineare».
Paradossale come suo costume, Enzo Tromba del -Patto etico- ha parlato di una «città sazia e disperata, che deve pensare al proprio futuro. Su 180.000 abitanti, 60.000 sono pensionati e la disoccupazione giovanile sfiora il 50%» e ha auspicato «una politica diversa che sappia fare a meno dei riti di quella vecchia». Il segretario cittadino di Idv Aldo De Caridi ha ribadito di volere «una città diversa e migliore» mentre il segretario provinciale del Prc Antonio Larosa ha detto che «a Reggio serve un’alternativa vera al centrodestra e un cambiamento radicale».
Della necessità di «risvegliare le menti dei reggini» ha parlato il presidente provinciale dei Verdi Nico Pangallo, il quale vorrebbe andare oltre «il metodo del Roof Garden, che è quello di coprire una bruttura con delle belle foto. Noi dobbiamo unire, includere e coinvolgere la città in una nuova sfida».
Infine, il segretario cittadino del Pdci Lorenzo Fascì ha auspicato la necessità «di voltare pagina, perché la città vera è diversa da quella raccontata dagli slogan di Scopelliti».
E, dopo l’intervento del segretario provinciale di Idv Ceravolo, ha concluso il capogruppo di Idv in Consiglio regionale Giuseppe Giordano: «Potevamo esprimere un nostro candidato, ma con Massimo Canale in campo, abbiamo preferito fare un passo indietro. E sostenerlo con convinzione».
«Chi sostiene che siamo partiti troppo presto – hanno sottolineato praticamente tutti i presenti – non ha capito che per proporre un modello di Governo alternativo per questa città c’è bisogno di molto tempo. Semmai sono gli altri ad essere in ritardo».
Quello di oggi è un Canale in grande spolvero, soddisfatto e lunsingato del sostegno ricevuto e delle tante energie che in questi mesi hanno iniziato a muoversi attorno alla sua candidatura. L’avvocato che gira in Vespa, consigliere comunale da 10 anni con il piglio dell’opposizione dura e senza sconti, oggi appare pacato e affidabile, parlando di idee e di programmi. «Non vogliamo discutere di ciò che sta avvenendo a Palazzo San Giorgio. A noi interessa discutere con i cittadini di fatti e problemi quotidiani».
Inizierà da settembre il percorso di confronto per la stesura del programma di Canale, attraverso la creazione di tavoli di discussione sulle tematiche più calde. Ambiente, lavoro, diritti dei disabili, anziani e minori. Interessi reali per i cittadini, che guardano con grande interesse all’esperienza proposta da Canale.
Per ulteriori info sul cammino di Massimo Canale verso Palazzo San Giorgio, il sito internet http://www.massimocanale.it/
Peppe Caridi
