Reggio. Sit-in di Libera dopo le intimidazioni ai Rettori

Reggio. Sit-in di Libera dopo le intimidazioni ai Rettori

mario meliado

Reggio. Sit-in di Libera dopo le intimidazioni ai Rettori

Tag:

domenica 09 Ottobre 2022 - 08:30

Nelle settimane scorse, date alle fiamme le autovetture di Giuseppe Zimbalatti e poi di Antonino Zumbo. Ieri mattina, la manifestazione in piazza Italia

REGGIO CALABRIA – Sit-in di solidarietà promosso dall’associazione antimafia Libera in piazza Italia, nel cuore di Reggio Calabria, dopo le intimidazioni che nel giro di poche settimane hanno colpito dapprima il neoinsediato Rettore dell’Università “Mediterranea” Giuseppe Zimbalatti e poi l’omologo dell’Università per stranieri “Dante Alighieri” Antonino Zumbo.

A entrambi gli uomini apicali di queste prestigiose realtà accademiche è stata bruciata l’auto: un episodio di sapore intimidatorio purtroppo molto diffuso, in riva allo Stretto, ma rispetto al quale nello specifico ancora non s’è fatta luce.

E, fin qui almeno, neppure è sorta quell’imponente risposta solidale che pure era lecito attendersi, specialmente considerando che in occasione di cortei e altre manifestazioni antimafia sono per lo più i giovanissimi a “metterci la faccia”, per un motivo o per l’altro.

Decine di persone in piazza. Ma gli studenti dove sono?

In piazza una quarantina tra studenti, docenti e – soprattutto – esponenti della galassia associazionistica reggina. «Una risposta veemente della platea studentesca, fin qui, effettivamente non c’è stata – ammette Elena Crucitti di Libera –. Certo però simili avvenimenti sono inaccettabili: abbiamo voluto manifestare così perché le minacce sono, sì, rivolte ai Rettori ma anche alle Università come centri culturali. E risvegliare le coscienze, mettere in rete è un’opera che val la pena di tentare in ogni caso. La sfida per la quale Libera opera quotidianamente è proprio quella di riuscirci, vincendo indifferenza e rassegnazione un passetto alla volta». Sempre per Libera, così le fa eco Marika Brinzi: «Un evento molto allarmante, che ci ha preoccupato avendo colpito due personalità importanti. Ecco il motivo di fondo per coinvolgere la città».

Giuseppe Marino (Libera)
Giuseppe Marino, referente reggino di “Libera”

E certo non sarebbe la prima volta che intimidazioni “eccellenti” rimangono senza verità. «Sì; e in questo caso c’è pure l’aggravante del coinvolgimento di centri culturali – fa presente il referente reggino di Libera, Giuseppe Marino –. Mi sembra ci sia stato un “salto” importante da parte delle consorterie criminali che continuano ad assaltare la città, davvero non si riesce a uscir fuori da questo clima di sopraffazione e di perpetua intimidazione; la nostra idea era, è e sarà restituire una risposta altrettanto forte. Non solo “ci siamo” oggi, ma continueremo anche “domani” a vigilare sulle nostre Istituzioni culturali. L’assenza di una risposta massiva degli studenti? Ci ha sorpreso ma non troppo, storicamente tutte le associazioni patiscono difficoltà serie nel coinvolgere i giovani. Questo è un dato emblematico di come, in una certa misura, la città sia assuefatta e rassegnata davanti a episodi anche gravi che, ormai, si ripetono costantemente. Comunque noi a invertire la tendenza, pure allestendo un nostro presidio universitario permanente, ci stiamo provando».

«Esterrefatti» gli alunni stranieri dell’Unistrada

Gisella Murgia (Unistrada)
La docente dell’Unistrada Gisella Murgia

Ma la “Alighieri” ha visto il coinvolgimento involontario d’esterrefatti studenti stranieri, ai quali in maniera quasi esclusiva peraltro l’Unistrada si rivolge. E questo è stato portato fuori in maniera veemente dalla docente Gisella Murgia: «Sì, i nostri studenti di altri Paesi erano davvero esterrefatti. Non ci credevano: un ‘avvertimento’ mafioso a un Rettore universitario? Tra l’altro, hanno già imparato ad apprezzare la mitezza e le doti culturali del Rettore Antonino Zumbo: inevitabilmente questo gesto ci ha sconvolto, come peraltro ha sconvolto tutti noi». E dalla Murgia è risuonato l’invito forte a ripartire proprio da cultura e alta formazione: «Se sono stati colpiti i vertici di due importanti Istituzioni culturali, vuol dire che le ‘ndrine della cultura hanno paura. Ecco perché la nostra esortazione a ripartire proprio da qui, a insistere proprio sull’aspetto culturale».

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007