Cronaca

Rosarno (RC), operazione “Faust”, revocato il divieto di dimora all’ex sindaco Idà

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria ha disposto per l’ex sindaco Giuseppe Idà la revoca del divieto di dimora a Rosarno. L’ex primo cittadino, coinvolto nell’operazione “Faust” della Dda di Reggio Calabria, dovrà però presentarsi (obbligo di presentazione) alla stazione dei carabinieri ogni martedì e venerdì.

Lo stesso provvedimento è stato emesso nei confronti dell’ex capogruppo di minoranza, Domenico Scriva, anche lui coinvolto nella stessa operazione avviata nel 2016 dai carabinieri, sfociata  poi nel gennaio di quest’anno con l’arresto di 49 persone, tra cui l’ex sindaco e l’ex consigliere comunale,  accusati di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, tentato omicidio, usura e procurata inosservanza di pena.

Secondo la Procura antimafia Idà e Scriva”pur da parti opposte dell’agone politico rosarnese” avrebbero avuto rapporti con la cosca Pisano per rastrellare consensi alle elezioni comunali del 2016. In particolare, secondo le accuse della Procura guidata da Giovanni Bombardieri, i due esponenti politici avrebbero ottenuto voti in cambio della promessa di incarichi nell’organigramma comunale a uomini di fiducia della consorteria criminale. Accusa che i due politici respingono