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S. Teresa. Recupero delle bollette idriche, “Inopportuno in questo momento di difficoltà”

S. TERESA – “In questo mese di gennaio parecchi utenti hanno ricevuto la sgradita sorpresa (con raccomandata A/R) di solleciti di pagamento del servizio idrico relativi agli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, con totali dovuti parecchio onerosi per le famiglie e con aggiunta le spese di notifica di 5,45 euro. In un momento così difficile per famiglie ed imprese non era opportuno sollecitare pagamenti per ben quattro anni, quando si poteva benissimo limitare il sollecito a solo uno o due anni”. Lo sostiene in una nota il Circolo PD di S.Teresa di Riva.

Il gruppo ha inoltre segnalato le criticità che tale azione di recupero sta causando. “I solleciti – spiega il segretario Angelo Casablanca – sono arrivati anche ad utenti che hanno regolarmente pagato le annualità e che dovranno esibire le ricevute entro 30 giorni, attraverso mail da inviare all’ ufficio preposto, procedura alquanto complicata per persone anziane o persone sprovviste di strumenti informatici adeguati allo scopo, e comunque vista l’emergenza pandemica da evitare in presenza”.

Altra criticità è quella relativa ai pagamenti. “E’ stato inviato solo il bollettino postale. In considerazione dei continui assembramenti e code fuori degli uffici postali – continua il circolo Pd di S. Teresa – era necessario prevedere altri modi di pagamento, attraverso i canali bancari (Mav, Rav) o con bonifico online per chi dispone del servizio specifico postale o bancario su Iban dell’ente. In questa fattispecie, gli strumenti informatici a disposizione del Comune potevano individuare i versamenti effettuati dagli utenti in regola sul conto del servizio idrico integrato, evitando una azione massiva così ingiusta, che in caso di smarrimento della ricevuta cartacea determinerebbe il riversamento delle somme oggetto di sollecito”.

Il segretario Casablanca specifica che “ciò non significa che non bisogna recuperare le somme ed individuare i morosi, ma va fatto con una programmazione seria e rigorosa”. “Non è accettabile – conclude – mettere sullo stesso piano utenti morosi e utenti disciplinati e creare disagi e perdite di tempo a chi ha fatto e fa il proprio dovere di contribuente”.