Giro in taxi a Messina: il tassametro “corre”, l’auto un po’ meno

Giro in taxi a Messina: il tassametro “corre”, l’auto un po’ meno

Giro in taxi a Messina: il tassametro “corre”, l’auto un po’ meno

venerdì 26 Febbraio 2010 - 08:56

Una mattinata trascorsa tra le caotiche strade della città per documentare i disagi di tassisti e clienti costretti a vedere lievitare il prezzo della corsa a causa di macchine parcheggiate in doppia fila e corsie preferenziali occupate: cliccando il basso il -video-tour- nella giungla della viabilità

40 minuti al “conveniente” prezzo di 22 euro e 60 centesimi: questi i numeri che “raccontano” una corsa in taxi tra le strade di Messina. Una corsa, volendo utilizzare il termine “tecnico”, che tutto è fuorché tale: e ciò, come avrete modo di constatare personalmente attraverso il video che troverete cliccando in basso, a causa dell’indisciplina dei cittadini al volante, autori di improbabili parcheggi in doppia e tripla fila. Non solo nelle “normali” carreggiate ma anche in quelle corsie, non a caso dette preferenziali, perché riservate al passaggio dei taxi e degli autobus ma che purtroppo finiscono con il rientrare tra le preferenze di tutti. Ad accompagnarci nel tour viario, immaginando di vestire i panni di un utente che, giunto alla Caronte alle 8.30 decide di far tappa al Policlinico, il presidente della Cooperativa Radio Taxi Jolly Massimiliano Vita e uno degli amministratori, Carmelo Saija, alla guida della vettura.

«Come avrete modo verificare “personalmente” – esordisce Vita – circolare in taxi è ormai un vero e proprio inferno, sia per noi che per i clienti. A parlare sono i numeri: se fino a qualche anno fa ricevevamo circa 500 chiamate giornaliere, oggi le corse che effettuiamo sono scese a 200, segno evidente che gli utenti, considerando il rapporto costo-benefici non certo vantaggioso, finiscono col -preferire- i mezzi pubblici o magari approfittano di un passaggio». Come ci spiega il presidente della cooperativa che conta in totale 55 soci, sbaglia infatti chi pensa che rimanere imbottigliati nel traffico sia produttivo perché permette di far “lievitare” il tassametro: «Se a fine corsa uno studente che ad esempio deve arrivare al Policlinico è costretto a pagare 20 euro, la prossima volta non sceglierà il taxi: risultato? Un cliente perso. Dal nostro punto di vista è dunque meglio fare due corse da 10 euro ciascuna con la certezza di soddisfare le esigenze di chi sale a bordo delle nostre auto, piuttosto che farne una più “redditizia” nel breve periodo ma certo non conveniente nell’ottica di creare un rapporto di fiducia con gli utenti».

Una piaga, quella della viabilità cittadina, resa ancora più dolente da alcuni provvedimenti presi dall’amministrazione e che hanno “costretto” i tassisti, in attesa della riapertura (decisa ieri ndr.) dell’incrocio via Brasile/v.le della Libertà, a trovare delle soluzioni tampone per non assistere ad un’ulteriore riduzione della propria clientela: «Quando veniamo contattati per una corsa che parte dagli imbarcaderi Caronte&Tourist, invitiamo il cliente ad attraversare i binari del tram e raggiungere l’altra corsia in modo da non fargli pagare anche il tratto di strada fino alla rotonda dell’Annunziata, evitando così che dopo circa 10 minuti si ritrovi allo punto di partenza ma dal lato opposto». Disagi facili da comprendere che, come avrete modo di vedere dalle immagini, trovano esatto riscontro nella realtà. Ai più scettici invece non rimane che dire “provare per credere”, con un occhio alla strada e l’altro al tassametro.

Il servizio è stato effettuato nei giorni precedenti la riapertura dell’incrocio via Brasile/v.le Libertà

Ci scusiamo anticipatamente con i nostri lettori per le riprese un pò barcollanti dovute alle tante buche che “popolano” le strade. Anche queste, lo sappiamo bene, sono comprese nel “pacchetto viabilità”

Elena De Pasquale – Danila La Torre

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