Gli stranieri si fermano per un giorno intero. Primo sciopero nazionale degli immigrati

Gli stranieri si fermano per un giorno intero. Primo sciopero nazionale degli immigrati

Gli stranieri si fermano per un giorno intero. Primo sciopero nazionale degli immigrati

lunedì 01 Marzo 2010 - 09:13

Obiettivo della protesta: far capire l’importanza della loro presenza. In Italia, gli stranieri producono il 9,7% del Pil

Come sarebbe il nostro paese se non ci fossero gli immigrati? Certamente più povero se si considera che i quasi 5 milioni di stranieri presenti nel nostro territorio producono il 9,7% del Prodotto interno lordo.

Una presenza importante, dunque, troppo spesso ignorata o sottovalutata. Ecco perché, per la prima volta nella storia del nostro paese, i lavoratori stranieri che risiedono e lavorano in Italia hanno deciso di fermarsi per 24 ore ed aderire ad una protesta collettiva simbolicamente denominata -Primo marzo 2010-Una giornata senza di noi-.

Gli immigrati si asterranno non solo dal lavoro ma anche dagli acquisti per fare capire cosa significa stare 24 ore senza di loro. In tutta la penisola, stranno organizzati cortei, sit-in, presidi permanenti e manifestazioni.

Secondo l’ultimo rapporto della Fondazione Ismu sulle migrazioni, presentato lo scorso 14 dicembre e riferito a dati fino al primo gennaio del 2009, gli immigrati in Italia erano oltre 4,8 milioni, circa mezzo milione in più rispetto al 2008. La nazionalità più numerosa è quella romena con 968mila presenze (21% del totale), seguita da albanesi e marocchini (rispettivamente 538mila e 497mila). I musulmani sono 1,2 milioni a fronte di 860mila cattolici.

Come detto, gli immigrati producono ogni anno il 9,7% del Pil italiano, ossia circa 122 miliardi di euro. Sul lavoro, nel 2008 nonostante la crisi economica, si è registrato un aumento dell’occupazione immigrata pari a 222mila unità. Tuttavia, al contempo, cresce di un punto percentuale anche la disoccupazione che si attesta al 10,5%.

Le stime ufficiali parlano anche di una diminuzione degli irregolari, che passano da 651mila nel 2008 a 422mila nel 2009 (229mila in meno, passando dal 16,1% al 9,1%).

Gli immigrati che lavorano in Italia inviano in patria somme di denaro che ammontano a 1,48 miliardi di euro nel primo trimestre del 2009 e, al netto delle imposte pagate, un italiano riceve in media 1.800 euro in più l’anno (soprattutto grazie a benefici legati all’anzianità) rispetto a un immigrato extra-europeo.

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