Vuelta: Nibali resiste anche al maltempo e conserva la maglia rossa

Vuelta: Nibali resiste anche al maltempo e conserva la maglia rossa

Vuelta: Nibali resiste anche al maltempo e conserva la maglia rossa

domenica 12 Settembre 2010 - 22:34

Lo 'Squalo dello Stretto' ancora leader del Giro di Spagna che si concluderà domenica prossima a Madrid

Carlos Barredo ha vinto per distacco la 15esima tappa della 65esima Vuelta Espana, la Solares-Lagos de Covadonga di 187,3 chilometri con il secondo dei tre arrivi in salita consecutivi, e si gode la festa di chi trionfa davanti agli amici di sempre, nonostante nebbia, freddo e pioggia. Ventinove anni, asturiano di Oviedo, lo scalatore spagnolo della Quick Step conosce a menadito ogni centimetro di asflato di queste zone: -I miei nonni sono di un paesino qui vicino – svela emozionato dopo l’impresa – e qui vengo spesso in vacanza. Conoscevo le strade e la salita finale-.

Un bel vantaggio per chi ci teneva a far bella figura davanti ai suoi tifosi: -E’ una bella vittoria, questo è un giorno speciale perchè ho vinto nella mia terra. Per me è un sogno aver centrato questo successo proprio qui-.

Barredo rompe così il ghiaccio in un 2010 che gli aveva regalato solo piazzamenti, tornando ad assaporare i baci a quasi un anno di distanza dalla Clasica San Sebastian 2009, il suo scalpo più prestigioso dei quattro ottenuti in carriera.

Ma non è solo la festa di Barredo: continua il -sogno rosso- di Vincenzo Nibali, lo ‘Squalo dello Stretto’, apparso ancor più coriaceo e convinto rispetto alle fatiche del giorno precedente in cui aveva conquistato la leadership nella corsa.

Il messinese della Liquigas si è messo in luce nel finale, alzandosi addirittura sui pedali nel tentativo di scrollarsi di dosso i più diretti rivali per la vittoria di Madrid.

Con il solito Ezequiel Mosquera impegnato a dar spettacolo senza troppo costrutto, Nibali ha marcato l’altro iberico che mira al primato, Joaquin Rodriguez del Team Katusha, che non ha avuto lo spazio necessario per rimontare quei quattro secondi che lo distanziano in classifica dallo ‘Squalo dello Stretto’. Con l’ex leader Igor Anton fratturato e Marzio Bruseghin al via nonostante i punti di sutura e gli acciacchi per la stessa caduta che ha messo ko il basco, Nibali si vede ridurre il numero dei legittimi pretendenti.

Adesso, però, bisognerà correre con gli occhi sgranati. La 16esima frazione, la Gijon-Cotobello di 181,4 chilometri, conclude il trittico in alta quota ed è considerata da tutti la tappa regina per numero di Gpm e pendenze da affrontare. Andare in crisi o anche titubare nei momenti topici potrebbe significare l’addio ad ogni sogno di gloria.

E non sarà ancora finita: la strada verso il podio di Madrid è ancora lunga una settimana. Ma Nibali c’è. Sono gli altri a doverlo staccare…

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