Quello che i politici non si dicono.... E quello che vorrebbero dirsi

Quello che i politici non si dicono…. E quello che vorrebbero dirsi

Rosaria Brancato

Quello che i politici non si dicono…. E quello che vorrebbero dirsi

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domenica 22 Settembre 2013 - 06:36

Il rimpasto è un caso esemplare di dialogo tra sordi. Crocetta il Pd e gli alleati sono impegnati in un balletto di dichiarazioni finte che non corrispondono a quanto in realtà vorrebbero dirsi. Ho provato a tradurre dal politichese all'umano alcuni dei tanti piccoli valzer dell'ipocrisia di questi giorni.

Da settimane assistiamo ad un balletto tra Crocetta e i suoi alleati sul rimpasto. Quello che colpisce è il linguaggio: un dialogo in codice in cui se ne dicono di tutti i colori col sorriso sulle labbra. Voglio provare a tradurre dal politichese questo valzer dell’ipocrisia. Ho riassunto alcuni dei dialoghi affiancando le parole che realmente si sono detti quelle che avrebbero voluto dire. In dialetto si dice: parru a me soggira intenni me nora.

I protagonisti: Crocetta, governatore della Regione con velleità monarchiche, esponente del Pd con allergia al Pd, in perenne lotta con chi lo ha messo su quella poltrona. Il Pd, bizzarro partito siculo con il complesso di Tafazzi, affetto da personalità multipla ed alla continua ricerca di se stesso. Gli altri alleati. Hanno l’atteggiamento di chi ha “creato un mostro” e se ne accorge troppo tardi, come il papà di Frankenstein quando si accorge che la creatura cammina da sola. E fa danni.

Ecco una breve traduzione del valzer del’ipocrisia dal politichese all’umano:

Quello che ha detto il Pd: “ Siamo contrari al rimpasto generalizzato, ma servono aggiustamenti alla giunta. L importante è capire cosa si intenda per rimpasto. Non ci interessano poltrone o poltroncine. Abbiamo posto il tema di come si possa migliorare l'attività del governo”.

Quello che voleva dire il Pd: “Mannaia D’Alia e Genovese quando hanno deciso di sponsorizzare sto Crocetta. Era meglio Lombardo, almeno con lui si poteva ragionare e dividerci le poltrone. Sarebbe stato meglio persino Musumeci, tanto l’Udc passava subito con lui, noi stavamo all’opposizione e ci toccavano gli strapuntini. Sto Crocetta invece fa danni, nomina consulenti solo suoi, ogni giorno denuncia qualcuno o qualcosa. E’ un caos, arrivano moffe a raffica e non sai da dove. Fosse per noi il rimpasto dovrebbe essere totale e partire da lui”.

Quello che ha detto Crocetta.Io sono stato eletto dal popolo nove mesi fa, e sono nove mesi che il mio partito mi chiede il rimpasto. Pensano di essere il partito, ma il partito siamo tutti. Perché io dovrei essere meno dirigente degli altri? La richiesta di rimpasto del Pd non è possibile perché è la migliore giunta dal dopoguerra”

Quello che voleva dire Crocetta: “scusate ma che lingua parlo? Vi avevo avvisato in campagna elettorale che non mi avreste tirato la giacchetta. Pensavate di avere a che fare con un personaggio fokloristico? Tiè. Ho avuto il coraggio di nominare assessori Franco Battiato, Antonio Zichichi, una studentessa fuoricorso come la Scilabra, la mia segretaria di origini bergamasche, roba che neanche Cuffaro e Lombardo, figurati se mi scanto di fare tutta la giunta a mia immagine e somiglianza. Se m’incazzo mando a casa Bartolotta, per fare un dispetto a Genovese, e lo sostituisco con i Ricchi e Poveri e in un solo colpo copro un paio di assessorati e con quel nome fa pure tendenza spending review (anzi, come dico io spetting riviù).

Quello che ha detto Marco Forzese, Drs, presidente della I commissione Ars: “sono pronto a dimettermi da parlamentare regionale qualora venissi nominato da Rosario Crocetta tra i suoi assessori. Il mio partito lo sa”

Quello che voleva dire Forzese: “Già che stiamo giocando a chi la spara più grossa mi ci metto pure io. Tanto non ci penso nemmeno a dimettermi da deputato se divento assessore. Lo sanno tutti che con Crocetta rischi di restare in giunta tre giorni e ti sostituisce col postino. Per fortuna noi siciliani abbiamo memoria corta”.

Quello che ha detto Crocetta: “I Pd sono come i giapponesi che non sanno che è finita la guerra”

Quello che voleva dire Crocetta: col cavolo che faccio il rimpasto, dopo la cura Crocetta il Pd sarà come Hiroshima. E la bomba ve la siete fabbricata con le vostre mani e in casa vostra.

Quello che ha detto Cracolici, deputato Pd: dei giapponesi apprezzo la tenacia

Quello che voleva dire Cracolici: “”Allora te la cerchi, a costo di lanciarci con i paracaduti in giunta e fare harakiri ti togliamo la Scilabra e ci mettiamo mio nipote dell’asilo. Abbiamo fatto finta di fare la guerra a Berlusconi per 20 anni vuoi che ci spaventiamo di te?”

Quello che ha detto Pistorio, segretario regionale Udc- “Non chiediamo un rimpasto ma serve un maggiore coinvolgimento delle forze politiche. E’ Crocetta che deve decidere se l'esecutivo ha bisogno di innesti. Spetta a lui valutare le capacità all'interno della giunta che ha caratura tecnica”

Quello che voleva dire Pistorio: “Certo che il rimpasto lo vogliamo pure noi e io sarò assessore. Nel frattempo mi faccio nominare dall’assessore Valenti capo della segreteria tecnica e mi porto avanti col lavoro. E’ evidente che questa giunta di tecnici è un flop, ma se Crocetta è contento di questi assessori lo deve dire pubblicamente. Tocca a lui togliere le castagne dal fuoco.

Quello che ha detto Crocetta: Il Pd voleva farmi nominare in giunta Walter Bellomo, arrestato per la Tav, se io avessi accettato, mi sarei ritrovato Rinaldi, Cracolici, Bellomo e Cocilovo. Pd lo difendo meglio io perché l'ho difeso dagli scandali. Io non sarò il 'pupo' di nessuno.

Quello che voleva dire Crocetta: “smettetela di dirmi le cose sottobanco perché io vi svergogno davanti a tutti e le racconto e ci aggiungo la ciliegina sopra la torta così voi passate per brutti sporchi e cattivi e io per il salvatore della patria. Tiè”.

Quello che ha detto Lupo, segretario regionale del Pd: “Non ho mai proposto di nominare Walter Bellomo assessore. Crocetta stia attento. Si ricordi che gli stessi lavoratori della formazione professionale che ora criminalizza hanno votato per lui. Non può pensare che i suoi voti profumino e quelli degli altri puzzino.

Quello che voleva dire Lupo: “Mantenere un segreto no, vero? Fare il gioco del silenzio no? Ormai ci siamo messi l’acqua in casa con questo. Con questa storia della formazione poi è una filastrocca. Ma quando Genovese e Riggio l’hanno fatto votare a valanga che pensava che lo facevano perché è simpatico?”

Quello che ha detto Crocetta: “La festa del Megafono non è in contrapposizione a nulla. L’iniziativa è stata programmata in tempi differenti rispetto all’Assemblea del Pd che è il mio partito. C’erano impegni contrattuali ed economici con i fornitori e non si poteva rinviare”.

Quello che voleva dire Crocetta: Pi che? Ah, sì Pd! Il partito al quale sono iscritto. Miiii che camorrìa, ogni volta sta storia. E mi chiedono i soldi per il partito, e vogliono l’assessore per il partito. E basta, non se ne può più, Neanche una festicciola tra amici si po’ organizzare.

Quello che ha detto Lupo: “A proposito della festa del Megafono quanto ha deciso la commissione nazionale di garanzia va rispettato. Il Megafono non può essere un movimento alternativo o peggio antagonista del Pd”.

Quello che voleva dire Lupo: “Festicciola un c….io lo so dove vuole andare a parare il gelese. Ci sta facendo terra bruciata intorno. Lui e Lumia con la scusa della rivoluzione. Ma io l’ho detto a Epifani, o dentro o fuori. Questa casa non è un albergo. Col cavolo che ti prendi pure la segreteria regionale”.

E il peggio è che non è ancora finita.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Ancora ricordo distintamente, l’anno scorso, quanto tutti eravate entusiasti di averli votati – benché questi si siano spartiti il bottino con meno del 50% dei voti: W Crocetta! W la rivoluzione! W la democrazia!

    Bravi.

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  2. Il commento che nasce spontaneo dalla splendida rappresentazione del ” balletto” o teatrino della politica e’ “disarmante”, per usare un eufemismo. Si resta annichiliti dalla cinica irresponsabilità dei nostri politici che si illudono ancora di poter mantenere i privilegi e soddisfare gli insaziabili appetiti di potere materiale e immateriale (immagine e visibilità ) . Se uscissero dalla MATRIX nella quale sono immersi vedrebbero la dura realtà …che vive il cittadino normale…sempre più povero, schiavo e senza speranze. Non ci si rende conto della crisi epocale che stiamo vivendo e smarriscono, qualche volta solo colpevolmente, le vere ragioni della crisi. Questi si illudono di contare ancora qualcosa. Sono stati espropriati da qualche tempo dai poteri reali , da quando il pensiero unico Merkel dipendente ha imposto il rigore , si sono bloccati i finanziamenti pubblici e reso confidenziali termini prima sconosciuti : .spending review , Sua maestà lo spread ( poteri bancari e finanziari), pareggio di bilancio in costituzione, fiscal compact, trattati europei vincolanti, subalternità a poteri stranieri …. Insomma si ha l’impressione che le decisioni vere passano sopra le loro e le nostre teste con la complicità della GRANDE informazione che ha spesso il compito a volte inconsapevole di “distrarre” il popolo alimentando false polemiche e indicando facili capri espiatori , “recitando” l’utile ruolo di finti censori censori di regime. Gli spettatori del “balletto” però … disgustati dallo spettacolo stanno sempre più disertando il botteghino ( astensionismo alle STELLE e consensi maggiori a 5 STELLE)..

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  3. Cara Rosaria BRANCATO, la metafora del v a l z e r, ballo sconosciuto alle giovani generazioni, come lo sono LUPO, CRACOLICI, PISTORIO, FORZESE, tranne a chi partecipa alle gare sportive di ballo o a quello delle debuttanti, si presta benissimo a rappresentare una classe dirigente inadeguata culturalmente e politicamente. RE SARO, il cavaliere solitario di tutte queste debuttanti, lo sa benissimo e, guida il ballo a suo piacimento. Lo so bene, cara Rosaria, che i politici nominati sono il trend union con il vasto sistema di interessi siciliano, quindi conosciutissimi da chi si nutre di politica, p minuscola, ma per la stragrande maggioranza dei siciliani sono solo delle debuttanti e, conta solo il cavaliere RE SARO, che apre e chiude le danze a suo piacimento.

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  4. Riporto un commento copia incolla di 7 mesi fa che segue altri in cui si paventava il rischio di puntare troppe speranze su un solo uomo: Crocetta …Inserito da pgiuttari il Lun, 04/02/2013 – 16:49.

    Mi sembra che si stia caricando il Presidente di aspettative esagerate ,assegnandogli un ruolo messianico al quale ,noto EGLI stesso pero vedo non si sottrae . Affidare la risoluzione di tutti i problemi dei cittadini interamente alla classe politica ,perpetua lo stato di subalternita che e’ all’origine dei disastri nei quali siamo immersi e rischia di alimentare “il clero” dei professionisti della protesta organizzata ed inconcludente. BISOGNA CAPIRE CHE SIAMO IMPRIGIONATI ormai dentro un potere ipnotico tecno mediatico finanziario,lontanissimo e spietato , che ci sta” spolpando” vivi. Basta elemosinare e chiedere da mendicanti ma cerchiamo di essere cittadini liberi ,indipendenti “imperatori” ed imprenditori anche di noi stessi . Bisogna pertanto studiare ,alzare lo sguardo un po’ più lontano del proprio naso e agire con modalita diverse e rivoluzionarie rispetto al passato senza deleghe in bianco ma impegnandoci da liberi cittadini al riparo da sterili lamentele e violenze gratuite. Un esempio? Inutile invocare l’avvento di nuovi imprenditori che subentrino a quelli che hanno fallito chiuso o trasferito. LA TASSAZIONE SULLE IMPRESE E SUL LAVORO ATTUALMENTE E’ INSOSTENIBILE PER CHIUNQUE .Si pretendono risorse pubbliche per pagare gli pstipendi? Poiché attualmente picciuli non ce ne sono bisogna chiedersi STAMPIAMO MONETA ? ,RINEGOZIAMO IL PATTO DI STABILITA’ ? USCIAMO DALL’EURO magari restando in Europa. come la GB ,la Svezia, Danimarca.?…Fiscalità di vantaggio per attrarre investimenti . Lo consentirà l’Europa ?
    Dare attuazione finalmente allo Statuto speciale siciliano? Federalismo fiscale?…La complessità del mondo nel quale siamo “finiti ” impone analisi ,visioni e punti di vista più alte e lungimiranti per dare risposte serie e comcrete ai cittadini sempre più delusi e disperati …..EVITIAMO DI DARE TROPPE CROCI A CROCETTA ,RISCHIA DI FINIRE IN CROCE ANCHE LUI….Vedrete

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