Città viva: “Si gioca alla politica mentre le imprese chiudono i battenti”

Città viva: “Si gioca alla politica mentre le imprese chiudono i battenti”

Città viva: “Si gioca alla politica mentre le imprese chiudono i battenti”

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mercoledì 10 Aprile 2013 - 07:26

Il Movimento provinciale stigmatizza il comportamento di chi si prodiga per trovare il nome che riunisca il consenso, senza preoccuparsi di individuare un gruppo di lavoro che dialoghi con le parti sociali ed abbia un progetto di crescita e sviluppo

“Ancora una volta i partiti e i diversi movimenti politici espongono la città di Messina a giri di valzer, logiche che non ci appartengono più e di cui non comprendiamo le dinamiche politiche, economiche e sociali”. Ad affermarlo è il Movimento provinciale Città Viva, che parla di città la cui economia è a terra, il tessuto imprenditoriale annaspa, il commercio è in crisi e il terziario sta scomparendo.

“E in tutto questo – afferma il presidente del Movimento, Massimiliano Mannelli – assistiamo quotidianamente a giochi di potere, scontri e confronti finalizzati ad alzare la posta con conseguente rialzo delle pretese e aspettative. E mentre c’e’ chi gioca alla politica, altre imprese chiudono i battenti cancellando anni e anni di storia. La nostra associazione da sempre vicina a chi fa imprenditoria e a chi e’ attivo nel sociale, non puo’ che stigmatizzare questi atteggiamenti irresponsabili e disfattisti. Messina merita di essere capitanata dai migliori amministratori e professionisti; gente con un progetto di sviluppo credibile e realizzabile. Se tutti coloro che si stanno agitando, in questi giorni, per ambire alla candidatura di primo cittadino di un comune al limite del default, si prodigassero alla stessa maniera, per costruire un percorso amministrativo credibile, la collettivita’ ne trarrebbe vantaggio. Non e’ piu’ tempo di spartizioni e di investiture, le vacche grasse e i finanziamenti a pioggia sono finiti. Chi andra’ ad amministrare il Comune dovra’ fare i conti con i debiti e con un patto di stabilita’ che restringe notevolmente i margini di manovra. Ecco quindi che occorrera’ individuare i migliori amministratori, perche’ di questo ci sara’ bisogno, di gente che sappia far quadrare i conti conciliando le esigenze della collettivita’ e di un tessuto imprenditoriale in crisi irreversibile. La quadra dovra’ essere figlia di un gruppo di azione che non puo’ e non deve configurarsi solo nel primo cittadino. Qui non si tratta di trovare il nome spendibile che coaguli il consenso, si tratta di individuare un gruppo di lavoro che dialoghi con le parti sociali, conosca i problemi e abbia un progetto diffuso che favorisca una crescita ed uno sviluppo a medio lungo termine. Messina non ha bisogno di incantatori ed illusionisti, Messina necessita di gente di buon cuore che sappia ridargli onore,orgoglio, fiducia e credibilita’. Invitiamo pertanto i partiti politici, i movimenti, le parti sociali, le associazioni a trovare il giusto assetto ed equilibrio per ridonare la luce ad una citta’ che l’ingordigia, le rivalita’ e le ripicche personali hanno oscurato con anni e anni di pessime amministrazioni”.

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