Giampilieri, un regalo di Natale per i bambini: riapre il giardino "Adele Garrani" VIDEO

Giampilieri, un regalo di Natale per i bambini: riapre il giardino “Adele Garrani” VIDEO

Giuseppe Fontana

Giampilieri, un regalo di Natale per i bambini: riapre il giardino “Adele Garrani” VIDEO

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martedì 27 Dicembre 2022 - 14:41

Donato da Soroptimist nel 2011, è stato riaperto dopo 5 anni. L'area è stata attrezzata con scivolo e altalene e sarà gestita dal comitato Giampilieri 2.0

di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico

MESSINA – Il regalo di Natale per i bambini di Giampilieri è il giardino “Adele Garrani”. La villetta donata da Soroptimist ormai oltre 11 anni fa, nel 2011, è stata sistemata e nuovamente aperta dopo una lunga chiusura, che risale al periodo pre-pandemico. Chiusa per circa 5 anni, adesso vivrà una nuova vita e permetterà a bambine e bambini, genitori e nonni, di sfruttare uno spazio all’aria aperta, piccolo ma attrezzato con altalene e scivolo, palestrina e tappeti.

Gestione affidata al comitato Giampilieri 2.0

Alla gestione della villetta penserà il comitato Giampilieri 2.0, che ha ricevuto le chiavi in mattinata dal sindaco Federico Basile e dall’assessore Massimiliano Minutoli. Corrado Manganaro, Giovanni Fileti e Donatella Manganaro, del comitato Salviamo Giampilieri e di Giampilieri 2.0, hanno accolto con favore l’idea di riaprire un’area che spesso è stata presa di mira dai vandali e che ora dovrà essere mantenuto nelle migliori condizioni possibili per permettere ai bambini di giocare e socializzare.

“Oggi è una soddisfazione – racconta l’assessore Minutoli – perché questo intervento ha molta importanza per la comunità. Nel 2011 fu un segnale di rinascita e ripartenza, ma poi tutto è stato vandalizzato e chiuso. Dopo 5 anni la facciamo ritornare agli antichi fasti grazie a finanziamenti per i villaggi alluvionati. Abbiamo impegnato 50mila euro per realizzare tutto, siamo soddisfatti”.

“Un punto di svolta”

Per Donatella Manganaro si tratta di “un grande punto di svolta, perché qui non c’erano spazi di questo tipo e per noi è un momento di ripresa. La nostra grande preoccupazione è che ora venga vandalizzato. Cercheremo di responsabilizzare le persone della comunità perché questo è uno spazio di tutti, bisogna far affezionare gli abitanti a questo posto, non è solo un fattore di controllo”. Spazi simili possono invogliare a non andare via? “Questo è il nostro sogno ma sappiamo che ci sono variabili molto più grandi come il lavoro e la disoccupazione. Ma noi cerchiamo di mantenere alto lo standard di vita per chi vuole restare qui”.

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