Lelio Bonaccorso: "Il cimitero monumentale di Messina va restaurato" VIDEO

Lelio Bonaccorso: “Il cimitero monumentale di Messina va restaurato” VIDEO

Marco Olivieri

Lelio Bonaccorso: “Il cimitero monumentale di Messina va restaurato” VIDEO

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sabato 08 Ottobre 2022 - 18:40

L'appello che l'artista rivolge a istituzioni e privati

MESSINA – Basta artisti e intellettuali nella torre d’avorio mentre la città rischia di non risollevarsi dalla sua crisi trentennale. Il fumettista e sceneggiatore di rilevanza internazionale Lelio Bonaccorso s’impegna in prima persona e lancia un appello a istituzioni e privati: “Salviamo il cimitero monumentale di Messina. Restauriamolo perché si tratta di un patrimonio storico della città che va valorizzato e restituito pienamente ai cittadini. La scorsa domenica l’iniziativa StrettArtMe”, al cimitero, è stata un successo. E, da tanto tempo, si parla di restaurare quel luogo. Si tratta di un obbligo morale che abbiamo nei confronti della nostra storia come cittadini messinesi”.

Continua Bonaccorso, che ha appena fondato “L’officina del sole” in via Giacomo Venezian, studio d’arte per i fumettisti e per chi si vuole formare in questo campo: “La mia è una mano tesa verso amministrazione comunale, Sovrintendenza, privati, in modo da trovare i fondi per preservare questo patrimonio meraviglioso. Ma è anche una richiesta alle istituzioni per domandare che cosa noi cittadini possiamo fare: una campagna di sensibilizzazione, una raccolta fondi… Questo per dire che noi artisti e intellettuali messinesi siamo presenti e siamo pronti a fare la nostra parte”.

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3 commenti

  1. Accanto al restauro va promosso il riuso.
    Così si trovano i soldi per il restauro. Bisogna procedere per lotti, individuare le tombe senza eredi interessati alla conduzione e procedere alla riassegnazione con gara.

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  2. La ” Piramide ” è un letamaio. Luci fioche, pavimenti dissestati e mancanti di mattonelle. Manutenzione ordinaria o straordinaria? Pretendiamo rispetto per i nostri defunti.

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  3. Quando ero piccola chiunque entrasse al cimitero monumentale veniva quasi perquisito dal custode e non si poteva entrare nessun tipo di borsa. Al contrario quando si usciva non si potevano portare fuori neanche i fiori che erano avanzati. Oggi che al cimitero entrano furgoncini, camioncini, macchine con permessi vari, fuoristrada, squadre di lavoratori, e custodi non ce ne sono più, tante statue sono prive di qualche pezzo, della testa, di qualche fregio o portafiore, o lampada eccetera. Ci vorrebbero maggiori controlli perché i pezzi mancanti e di valore sono tanti.

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