Il sindacato lancia campagna d'autunno
La Federazione Pensionati e la Cisl Messina ripartono dal territorio e dalle periferie, da quel grido d’allarme che quotidianamente raccolgono. È il segnale che il sindacato ha voluto dare effettuando il Consiglio Generale della Fnp Messina a Ritiro, nella struttura sportiva del Csi di via Palermo, luogo simbolo della voglia di aggregazione sul territorio.
«Siamo da tempo proiettati sulla periferia e cerchiamo di essere presenti dove le persone manifestano i loro bisogni e loro necessità», hanno spiegato il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi e il segretario generale della Fnp Cisl Messina Gianni Ammendolia.
I lavori, alla presenza della segreteria confederale della Cisl Messina, sono stati focalizzati sui bisogni dei pensionati. «Che sono quelli di una sanità migliore, di un aiuto per sostenere gli aumenti dell’energia, dell’assistenza socio-sanitaria e case di riposo. Dalle condizioni reali e concrete della gente», ha anticipato il segretario generale della Fnp Cisl Sicilia, Alfio Giulio.
«Attraverso il già istituito tavolo della Salute di cui fanno parte la Federazione dei Pensionati e Confederazione si affronti il tema della sanità sul territorio guardando ai bisogni degli anziani. Serve una sanità più efficace e di prossimità per far fronte alle numerose necessità degli anziani. Occorre intervenire sui Pronto Soccorso, sulle case della salute, lo smaltimento delle liste d’attesa, i servizi sociali – ha detto Gianni Ammendolia – I Pac anziani sono, al momento, l’unico servizio che i comuni offrono per gli anziani ma sono spesso discontinui ed orientati più all’emergenza che al ben vivere».
«Bisogna aprire una stagione di confronti con tutte le Amministrazioni comunali della provincia – ha aggiunto il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi – per portare le esigenze e le istanze degli anziani e delle fasce deboli. È fondamentale pianificare sin da oggi una strategia di intervento complessivo sui fabbisogni degli anziani anche davanti al rischio di un possibile ripresa della pandemia nei mesi invernali. Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia».
