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Reggio / “Processo Miramare”, gli strali del centrodestra sul Comune – VIDEO

REGGIO CALABRIA – In conferenza stampa a Palazzo San Giorgio, vari esponenti del centrodestra – in testa il presidente della Commissione comunale di Controllo e garanzia Massimo Ripepi – si sono scagliati contro la responsabile dell’Avvocatura comunale Fedora Squillaci in relazione al “caso Miramare”. Tra i consiglieri comunali reggini insieme a Ripepi, nell’incontro coi giornalisti, il collega di partito Gianluca Califano, Peppe De Biasi della Lega, Demetrio Marino di Fratelli d’Italia, il leghista Nino Minicuci – già candidato alla sindacatura – e Guido Rulli di Minicuci sindaco.

Un momento della conferenza stampa del centrodestra

Il senso ultimo delle contestazioni all’Amministrazione comunale nel suo complesso e alla Squillaci in particolare concerne la mancata costituzione di parte civile da parte dell’Ente in una delle vicende giudiziarie più significative delle ultime consiliature, il “processo Miramare”.
Al termine del quale peraltro, come si ricorderà, lo stesso sindaco Giuseppe Falcomatà e gli altri amministratori imputati sono stati tutti condannati (il primo cittadino a un anno e 4 mesi di reclusione, tutti gli altri a un anno) in primo grado di giudizio e poi pertanto tutti sospesi ai sensi della “legge Severino”.

Carenze d’organico?

In sostanza, la dirigente dell’Avvocatura comunale ha ritenuto che l’Ente non dovesse costituirsi in giudizio. E questo, soprattutto per le addotte carenze d’organico che farebbero preferire, nella quotidianità, l’impiego delle risorse umane dell’ufficio nei giudizi “a difesa” dell’Ente, come evidenziato dalla Squillaci in una missiva inviata un grappolo di ore fa ai vertici della Commissione consiliare Controllo e garanzia (vedi foto a lato).

«Niente costituzione di parte civile contro sindaco e compagnia: però, l’Amministrazione comunale si costituisce in tutti i giudizi contro i cittadini per questioni d’importanza nettamente inferiore», lamentano gli esponenti della coalizione di minoranza.

«Interferenze per preservare il patrimonio del sindaco»

Non mancano però, nell’analisi degli esponenti del centrodestra, altre questioni ritenute rilevanti, come la mancata presentazione della Squillaci in Commissione consiliare Controllo e garanzia a fronte di tre convocazioni e il suo essersi «inammissibilmente», evidenziano i protagonisti dell’incontro coi cronisti, interfacciata sul tema con l’Ufficio di gabinetto, organo non competente circa la costituzione di parte civile dell’Ente locale in questo o quel giudizio.
La scelta di non costituirsi nel “processo Miramare”, invece – così lamentano Ripepi & C. – parrebbe attribuibile proprio al capo di gabinetto, « la condotta del quale sarebbe stata orientata verso l’unico obiettivo di tenere indenne il patrimonio del sindaco dall’azione giudiziaria».

Denuncia alla Corte dei conti e indagine della Commissione

D’altro canto, il centrodestra ventila un possibile danno erariale in capo all’Ente. Anche per questa ragione, è stata preannunciata un’indagine, a propulsione ad opera della stessa Commissione di Controllo e garanzia; ma pure un’imminente denuncia alla Corte dei conti.

Ma vediamo insieme l’intervista audiovideo rilasciata a Tempostretto proprio dal presidente della Commissione comunale di Controllo e garanzia, Massimo Ripepi