Un venerdì di protesta a Messina: scuole in piazza per "essere ascoltate" VIDEO

Un venerdì di protesta a Messina: scuole in piazza per “essere ascoltate” VIDEO

Giuseppe Fontana

Un venerdì di protesta a Messina: scuole in piazza per “essere ascoltate” VIDEO

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venerdì 19 Novembre 2021 - 13:48

Di fronte Palazzo Zanca sono scesi in piazza centinaia di studenti. Chiedono sicurezza, chiarezza e soprattutto ascolto da parte dei "grandi"

Di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico

MESSINA – Protestano come ogni venerdì per l’ambiente, ma il Friday for future è diventato anche un momento di confronto tra loro e per loro. Gli studenti di Messina sono scesi in piazza e chiedono a gran voce di essere ascoltati. Le scuole di tutta la città hanno portato a piazza Unione Europea striscioni, cartelloni e cori. Al centro della protesta la sicurezza, ma anche un rapporto che non decolla tra loro, che vivono la scuola, e i vertici, chi decide il loro destino.

Ainis e Verona Trento: “Chiediamo di essere ascoltati”

“Vogliamo essere ascoltati – ci dice Emanuele Arena, rappresentante dell’Istituto Ainis – chiediamo sicurezza intanto. Sicurezza all’interno delle scuole, maggiore chiarezza sul protocollo Covid, ma anche di essere ascoltati. Non c’è mai stato un tavolo tecnico in cui ci abbiano coinvolto. Siamo noi a vivere la scuola, è giusto anche ascoltare quali sono i problemi di noi studenti”. “Manifestiamo per molte cose – spiega il rappresentante del Verona Trento, Davide Scivolone – dal materiale didattico rovinato, ai problemi delle aule, l’ambiente e la sicurezza. Ma la verità è che vogliamo solo essere ascoltati. Vengono lasciati fuori i ragazzi, ma siamo noi a vivere la scuola. Ci piacerebbe essere interpellati”.

Istituto Caio Duilio: “Situazione delle aule è irreale”

E c’è poi la criticità vissuta dall’Istituto Caio Duilio, che ci spiega direttamente il rappresentante Samuele Chiofalo: “Chiediamo delle aule dal 2019 e ci sono state date solo false speranze. L’ultima proposta è stata di mandare più di 23 classi al Maiorana, a Giostra. Ma noi abbiamo ore obbligatorie di laboratorio, che si trovano in Via La Farina. Sarebbe irreale, tanti studenti si svegliano alle 6 e non è fattibile. Molti studenti arrivano alle 8 meno 5 a Messina ma riescono ad arrivare a scuola dalla stazione ferroviaria. Impossibile, invece, arrivare a Giostra. Chiediamo una soluzione”.

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