Ancora una volta niente Liceo Musicale per Messina, l'appello del preside Parisi

Ancora una volta niente Liceo Musicale per Messina, l’appello del preside Parisi

Ancora una volta niente Liceo Musicale per Messina, l’appello del preside Parisi

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mercoledì 26 Febbraio 2014 - 18:07

Al momento resta sospesa l'attivazione del Liceo musicale presso il Liceo Ainis che da ormai quattro anni ha avviato il percorso per poter offrire ai suoi studenti questa opportunità. Il dirigente Elio Parisi racconta tutte le tappe, in campo anche la Cisl Scuola.

Sembrava fosse finalmente arrivato il momento anche per Messina. E invece, a meno che non ci sarà una sorpresa dell’ultima ora, la città sembra essere destinata a doversi rassegnare a non avere un Liceo Musicale. A scrivere un accorato appello rivolto soprattutto ai deputati messinesi all’Ars è il Dirigente scolastico del Liceo Ainis, Elio Parisi, che ripercorre le tappe di questi ultimi anni per ottenere l’attivazione dell’indirizzo musicale e la beffa che Messina rischia di subire ancora una volta a beneficio di altre realtà siciliane.

In prima battuta il Liceo Ainis, già convenzionato con il Conservatorio Corelli, aveva ricevuto una comunicazione in cui compariva il parere positivo dell’Ufficio Scolastico regionale per l’attivazione del Liceo Musicale. Poi però arrivò una seconda comunicazione che rettificava la precedente indicando un errore materiale. Come a dire “scusate era tutto uno scherzo, abbiamo sbagliato”. Il Dirigente ha dunque cercato di capire cosa fosse accaduto nel frattempo per scoprire che l’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione aveva stabilito un ordine di preferenza che tra 7 richieste tutte ammissibili metteva quella di Messina all’ultimo posto. L’Ufficio Scolastico Regionale, vincolato dalle disposizioni sugli organici, dava il parere positivo solo per la prima Scuola posta in questa priorità che risultava essere un istituto di Alcamo. Nessuno però ha spiegato quali sono stati i criteri che hanno portato a fare una scelta che ancora una volta penalizza Messina, città e provincia.

Il Dirigente Parisi ricorda che “Messina è ormai tra le ultime 4 province siciliane dove non è stato attivato il Liceo Musicale (insieme a Trapani, Agrigento e Siracusa, queste ultime 2 senza Conservatorio); tra queste quattro, oltre ad essere la più grande e popolosa, è quella dove vi sono percentualmente il maggior numero di Scuole Medie ad indirizzo musicale (seconda solo a Catania), prevalente bacino di provenienza per i potenziali studenti del Liceo Musicale. Per questo motivo già dal 2010 era stata formulata richiesta per il Liceo Musicale da parte dell’Ainis, che in tal senso pian piano ha avuto tutte le carte in regola: Convenzione con il Conservatorio, Laboratorio Musicale già presente, precedenti sperimentazioni in questa direzione. Nel 2012 c’era andato molto vicino, ma il cambio di amministrazione regionale aveva bloccato tutto. L’anno scorso era stata preferita un’unica attivazione a Catania. Adesso sembrava proprio arrivato il turno per la nostra città e per il Liceo Ainis. Invece ancora un’altra scelta che appare una beffa per la nostra città e per i nostri ragazzi: già molte famiglie avevano contattato la scuola per avere notizie in tal senso”.

Il Liceo Ainis però non perde la fiducia. “Resta ancora un’ultima speranza in attesa del Decreto Assessoriale al riguardo, che chiuderà definitivamente l’iter per l’attivazione dei nuovi indirizzi di studio: infatti è previsto un ultimo parere direttamente dal Ministero dell’Istruzione. Se, in base ad ulteriori approfondimenti sulla decisione, venisse perorata dall’Assessorato la situazione messinese e quindi l’attivazione di un ulteriore Liceo Musicale nella nostra città, almeno per una volta potremmo dire che la nostra città, il nostro territorio non vengono mortificate con scelte che deprimono ogni possibilità di sviluppo culturale soprattutto per i giovani”.

A questo punto il dirigente scolastico spera che il suo appello non resti inascoltato. Già in campo per sostenere la battaglia c’è la Cisl Scuola. La segretaria Laura Fleres giudica totalmente “privi d trasparenza” i criteri utilizzati per redigere questo ordine di preferenza. La Cisl Scuola ha espresso rincrescimento per la scelta effettuata e chiede una revisione della stessa, ancorchè non definitiva in quanto priva dell’Intesa del MIUR.

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