Picciotto: “Il Ponte è un’occasione da non perdere per ciò che determinerà l’indotto”

Picciotto: “Il Ponte è un’occasione da non perdere per ciò che determinerà l’indotto”

Picciotto: “Il Ponte è un’occasione da non perdere per ciò che determinerà l’indotto”

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lunedì 27 Aprile 2015 - 10:01

All’indomani del convegno sulle infrastrutture, incentrato soprattutto sul Ponte sullo Stretto, il presidente di Confcommercio Messina ribadisce il parere favorevole al Ponte sullo Stretto e chiama in causa il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone

“Sono d’accordo con Piero Agen, quando dice che la Confcommercio ha la ‘mania’ del Ponte. Così come sono fermamente convinto, numeri alla mano, che l’infrastruttura potrebbe avere un effetto moltiplicatore per l’economia della nostra città”.

All’indomani del convegno sulle infrastrutture, incentrato soprattutto sul Ponte sullo Stretto, interviene il presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto: “Non si può rimanere inerti – afferma – rispetto a quanto affermato dal nostro presidente regionale, che ha parlato delle grandi opportunità derivanti dagli investimenti stranieri in Sicilia. Ed è vero che il problema reale della politica è quello di non avere mai preso alcuna decisione, e su questo argomento mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il presidente Ardizzone, che rappresenta quella politica che ha deciso di non decidere”.

32 commenti

  1. MessineseAttento 27 Aprile 2015 10:33

    Il ponte panacea di tutti i mali per Messina? Benissimo. Allora fatelo, basta starnazzare, cribbio!

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  2. MessineseAttento 27 Aprile 2015 10:33

    Il ponte panacea di tutti i mali per Messina? Benissimo. Allora fatelo, basta starnazzare, cribbio!

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  3. si potrebbe contattare ciucci…loro per fare autostrade e viadotti sono bravissimi…

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  4. si potrebbe contattare ciucci…loro per fare autostrade e viadotti sono bravissimi…

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  5. Messina rinasce soltanto con il ponte 27 Aprile 2015 11:15

    Il ponte lo faranno coloro che hanno vinto l’appalto.
    Aziende giapponesi, spagnole, danesi, italiane di primissimo piano a livello mondiale, che hanno realizzato i ponti più lunghi al mondo. Con lo spirito di patata non andiamo da nessuna parte.

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  6. Messina rinasce soltanto con il ponte 27 Aprile 2015 11:15

    Il ponte lo faranno coloro che hanno vinto l’appalto.
    Aziende giapponesi, spagnole, danesi, italiane di primissimo piano a livello mondiale, che hanno realizzato i ponti più lunghi al mondo. Con lo spirito di patata non andiamo da nessuna parte.

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  7. col ponte chissà quanti picciotti ci mangeranno

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  8. col ponte chissà quanti picciotti ci mangeranno

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  9. “Il Ponte è un’occasione da non perdere per ciò che determinerà l’indotto”
    Sì, faide ed omicidi.
    George

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  10. “Il Ponte è un’occasione da non perdere per ciò che determinerà l’indotto”
    Sì, faide ed omicidi.
    George

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  11. Mi permetto di suggerire agli amici lettori no ponte di ascoltare l’intervento dell’esimio Prof. Enzo Siviero dell’Università di Venezia, sincero amico di Messina e dei messinesi. Ci si potrà rendere conto che i NOBILI obiettivi, spesso “urlati” confusamente dal nostro Sindaco Renato, si possono invece concretamenre perseguire e REALIZZARE paradossalmente solo attraverso la strada indicata da questo scienziato di riconosciuto valore mondiale, che è capace di coniugare sorprendentemente le ragioni del cuore, dell’ecologia, dello sviluppo e del progresso con SPIRITO di autentico AMORE per l’uomo, per Messina e per il nostro territorio. NIENTE È COME SEMBRA.

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  12. Mi permetto di suggerire agli amici lettori no ponte di ascoltare l’intervento dell’esimio Prof. Enzo Siviero dell’Università di Venezia, sincero amico di Messina e dei messinesi. Ci si potrà rendere conto che i NOBILI obiettivi, spesso “urlati” confusamente dal nostro Sindaco Renato, si possono invece concretamenre perseguire e REALIZZARE paradossalmente solo attraverso la strada indicata da questo scienziato di riconosciuto valore mondiale, che è capace di coniugare sorprendentemente le ragioni del cuore, dell’ecologia, dello sviluppo e del progresso con SPIRITO di autentico AMORE per l’uomo, per Messina e per il nostro territorio. NIENTE È COME SEMBRA.

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  13. Chi tifa per il PONTE odia Messina e le sue genti. Chi vuole il PONTE, utile idiota dei grandi costruttori legati alla mala politica, aspira ad un’opera incompiuta perché il manufatto è impossibile tecnicamente, infatti la campata principale del ponte più lungo del mondo è lunga ben 1.991 metri, mentre quella disegnata sulla carta straccia per lo Stretto di Messina è 3.966 metri, una differenza di 1975, praticamente un’altro Akashi-Kaikyō costruito in Giappone. Finitela con questa buffonata del PONTE a cavallo di due placche in movimento, quella africana ed euroasiatica, incapaci come siamo di progettare a regola d’arte la Salerno Reggio Calabria, o di scegliere il sito adatto per un viadotto e progettarne le fondamenta. NO PONTE.

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  14. Chi tifa per il PONTE odia Messina e le sue genti. Chi vuole il PONTE, utile idiota dei grandi costruttori legati alla mala politica, aspira ad un’opera incompiuta perché il manufatto è impossibile tecnicamente, infatti la campata principale del ponte più lungo del mondo è lunga ben 1.991 metri, mentre quella disegnata sulla carta straccia per lo Stretto di Messina è 3.966 metri, una differenza di 1975, praticamente un’altro Akashi-Kaikyō costruito in Giappone. Finitela con questa buffonata del PONTE a cavallo di due placche in movimento, quella africana ed euroasiatica, incapaci come siamo di progettare a regola d’arte la Salerno Reggio Calabria, o di scegliere il sito adatto per un viadotto e progettarne le fondamenta. NO PONTE.

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  15. L’opera disegnata sulla carta straccia avrebbe un costo ingiustificato di 8,5 miliardi,più del doppio con cui Eurolink, capeggiato da Impregilo,ha vinto la gara per 3,9 miliardi rispetto ai 4,4 posti a base di gara. Non ci saranno giapponesi, spagnoli, danesi, ma gli specialisti delle incompiute e del decuplicare i costi come IMPREGILO. Il progetto presenta gravi carenze tecniche rilevate da progettisti giapponesi indipendenti, in ogni caso ad oggi manca lo studio di fattibilità tecnica e quello economico finanziario, pare che non si ripaghi con il traffico stimato attorno all’11% della capacità complessiva,cioè 11,6 mln di auto l’anno a fronte di una capacità teorica di 105 mln. Sono ben altre le infrastrutture di cui abbiamo bisogno.

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  16. L’opera disegnata sulla carta straccia avrebbe un costo ingiustificato di 8,5 miliardi,più del doppio con cui Eurolink, capeggiato da Impregilo,ha vinto la gara per 3,9 miliardi rispetto ai 4,4 posti a base di gara. Non ci saranno giapponesi, spagnoli, danesi, ma gli specialisti delle incompiute e del decuplicare i costi come IMPREGILO. Il progetto presenta gravi carenze tecniche rilevate da progettisti giapponesi indipendenti, in ogni caso ad oggi manca lo studio di fattibilità tecnica e quello economico finanziario, pare che non si ripaghi con il traffico stimato attorno all’11% della capacità complessiva,cioè 11,6 mln di auto l’anno a fronte di una capacità teorica di 105 mln. Sono ben altre le infrastrutture di cui abbiamo bisogno.

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  17. Il ponte sarebbe la rovina di Messina.Non sarebbe solo collegare le 2 sponde con un ponte ma ci vogliono strade ferrovia ed opere per arrivare sino lì quindi Messina per almeno 50 anni sarebbe devastata.Tutto quando non si sa se è fattibile,di sicuro non è utile per il trasporto perché ci sono altri mezzi più economici.Quanto a Picciotto egli vuole creare lavoro con la distruzione di Messina con un opera che è da pazzi vederla realizzata e finirebbe a essere un altra incompiuta come tutte le cose di Messina con la differenza che questa lascerebbe solo devastazione.

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  18. Il ponte sarebbe la rovina di Messina.Non sarebbe solo collegare le 2 sponde con un ponte ma ci vogliono strade ferrovia ed opere per arrivare sino lì quindi Messina per almeno 50 anni sarebbe devastata.Tutto quando non si sa se è fattibile,di sicuro non è utile per il trasporto perché ci sono altri mezzi più economici.Quanto a Picciotto egli vuole creare lavoro con la distruzione di Messina con un opera che è da pazzi vederla realizzata e finirebbe a essere un altra incompiuta come tutte le cose di Messina con la differenza che questa lascerebbe solo devastazione.

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  19. Sono stato e sempre sarò contro la realizzazione del ponte. Ma questa mia posizione non deve essere accostata a quella del tibetano, personaggio con il quale non ho intenzione di confondermi.
    Da nopontista della prima ora, prego mariedit di evitare i suoi commenti su questo argomento. Ormai, abbiamo capito benissimo che mariedit scrive sotto dettatura o fa copia e incolla. Non ha una sua linea di pensiero, riporta solo quello che il suo datore di lavoro vuole che riporti.
    I commenti di mariedit possono solo fare del male ai nopontisti

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  20. Sono stato e sempre sarò contro la realizzazione del ponte. Ma questa mia posizione non deve essere accostata a quella del tibetano, personaggio con il quale non ho intenzione di confondermi.
    Da nopontista della prima ora, prego mariedit di evitare i suoi commenti su questo argomento. Ormai, abbiamo capito benissimo che mariedit scrive sotto dettatura o fa copia e incolla. Non ha una sua linea di pensiero, riporta solo quello che il suo datore di lavoro vuole che riporti.
    I commenti di mariedit possono solo fare del male ai nopontisti

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  21. Messina rinasce soltanto con il ponte 27 Aprile 2015 18:09

    Quante sciocchezze! Mi cita l’Akashi Kaikyo senza sapere che la stessa azienda che lo realizzò fa parte della cordata Eurolink che dovrebbe realizzare il nostro! Parla di placche in movimento senza sapere che proprio l’Akashi Kaikyo da lei citato fu colpito da un terremoto del 7imo grado Richter. Per finire sbaglia anche la lunghezza del del nostro ponte, la cui campata centrale é di 3300 metri.

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  22. Messina rinasce soltanto con il ponte 27 Aprile 2015 18:09

    Quante sciocchezze! Mi cita l’Akashi Kaikyo senza sapere che la stessa azienda che lo realizzò fa parte della cordata Eurolink che dovrebbe realizzare il nostro! Parla di placche in movimento senza sapere che proprio l’Akashi Kaikyo da lei citato fu colpito da un terremoto del 7imo grado Richter. Per finire sbaglia anche la lunghezza del del nostro ponte, la cui campata centrale é di 3300 metri.

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  23. Messina rinasce soltanto con il ponte 27 Aprile 2015 18:13

    Ancora sciocchezze! Il progetto definitivo é pronto dal 2011.
    Il ponte si ripaga da sè. È anche ferroviario. Il canone ferroviario, pari a 100 milioni, è la metà di quanto costa fa oggi traghettare i treni.

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  24. Messina rinasce soltanto con il ponte 27 Aprile 2015 18:13

    Ancora sciocchezze! Il progetto definitivo é pronto dal 2011.
    Il ponte si ripaga da sè. È anche ferroviario. Il canone ferroviario, pari a 100 milioni, è la metà di quanto costa fa oggi traghettare i treni.

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  25. Messina rinasce soltanto con il ponte 27 Aprile 2015 18:20

    Altro propalatore di sciocchezze! Il progetto, che esiste ed è definitivo, include non solo il ponte ma anche i collegamenti stradali e ferroviari sia in Sicilia che in Calabria. Le alternative al ponte, invece, le conosciamo molto bene.

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  26. Messina rinasce soltanto con il ponte 27 Aprile 2015 18:20

    Altro propalatore di sciocchezze! Il progetto, che esiste ed è definitivo, include non solo il ponte ma anche i collegamenti stradali e ferroviari sia in Sicilia che in Calabria. Le alternative al ponte, invece, le conosciamo molto bene.

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  27. sergio indelicato 27 Aprile 2015 18:33

    Come più volte commentato, anche in occasione del crollo del viadotto Ct Pa, quale giustificazione di investimenti sarebbe auspicabile in un cambiamento dei trasporti che non conosce precedenti, il ponte sullo stretto . Qualcuno si è mai chiesto quali aziende, nel mondo, sono in grado di operare
    su queste infrastrutture? Mi piace ricordare, ad esempio, la ditta che costruì il tram che si portò da fuori persino la sabbia. Qualcuno dice che verrebbero a visitare questa meraviglia, per esempio i giapponesi che invece di vistare Roma Venezia Firenze verrebbero a veder il ponte, loro che i ponti li conoscono da sempre

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  28. sergio indelicato 27 Aprile 2015 18:33

    Come più volte commentato, anche in occasione del crollo del viadotto Ct Pa, quale giustificazione di investimenti sarebbe auspicabile in un cambiamento dei trasporti che non conosce precedenti, il ponte sullo stretto . Qualcuno si è mai chiesto quali aziende, nel mondo, sono in grado di operare
    su queste infrastrutture? Mi piace ricordare, ad esempio, la ditta che costruì il tram che si portò da fuori persino la sabbia. Qualcuno dice che verrebbero a visitare questa meraviglia, per esempio i giapponesi che invece di vistare Roma Venezia Firenze verrebbero a veder il ponte, loro che i ponti li conoscono da sempre

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  29. Quando andrà a visitare l’Expo non dimentichi il casco antinfortunistica.
    I padiglioni apriranno senza alcun collaudo ufficiale, ma con semplice certificazione degli stessi costruttori.
    Tutto questo nella capitale italiana dell’efficienza.
    Buon tour.

    Cordialmente

    Salvatote

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  30. Quando andrà a visitare l’Expo non dimentichi il casco antinfortunistica.
    I padiglioni apriranno senza alcun collaudo ufficiale, ma con semplice certificazione degli stessi costruttori.
    Tutto questo nella capitale italiana dell’efficienza.
    Buon tour.

    Cordialmente

    Salvatote

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  31. Bisogna essere incoscienti ed “imprudenti” per consentire a Mariedit di PONTIficare su argomenti e materie che ignora, spargendo fango, sotto anonimato e contestando perfino i più grandi scienziati del mondo che hanno detto la parola definitiva sul ponte con poderose relazioni e studi, validati da agenzie internazionali…apprezzati e copiati nel mondo. Per me ci sono gli estremi per una querela, se non gliela fanno i 39 maggiori accademici guidati dal Prof. Giulio Ballio prorettore del,politecnico Milano o del Prof. Diana, uno dei massimi esperti mondiali di costruzione di ponti, sarebbe ora che tutti i lettori onesti di TS facessero una “colletta” per “querelarlo” moralmente ed espungerlo dal dibattito serio. C’è un limite a tutto.

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  32. Bisogna essere incoscienti ed “imprudenti” per consentire a Mariedit di PONTIficare su argomenti e materie che ignora, spargendo fango, sotto anonimato e contestando perfino i più grandi scienziati del mondo che hanno detto la parola definitiva sul ponte con poderose relazioni e studi, validati da agenzie internazionali…apprezzati e copiati nel mondo. Per me ci sono gli estremi per una querela, se non gliela fanno i 39 maggiori accademici guidati dal Prof. Giulio Ballio prorettore del,politecnico Milano o del Prof. Diana, uno dei massimi esperti mondiali di costruzione di ponti, sarebbe ora che tutti i lettori onesti di TS facessero una “colletta” per “querelarlo” moralmente ed espungerlo dal dibattito serio. C’è un limite a tutto.

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