La discarica di Mazzarrà non chiude il 31 agosto, ma il problema è solo rinviato

La discarica di Mazzarrà non chiude il 31 agosto, ma il problema è solo rinviato

Francesca Stornante

La discarica di Mazzarrà non chiude il 31 agosto, ma il problema è solo rinviato

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mercoledì 27 Agosto 2014 - 17:35

Tirrenoambiente aveva annunciato la chiusura del sito dal 31 agosto perchè saturo, la Regione ha chiesto di recuperare qualche spazio per mantenere aperto l'impianto. Senza ampliamento però ha al massimo due mesi di vita. Intanto in città situazione rifiuti ancora critica.

L’emergenza è scongiurata. Almeno per il momento il problema è stato rinviato, ma servono soluzioni nel più beve tempo possibile. La discarica di Mazzarrà Sant’Andrea non chiuderà il 31 agosto. I Comuni che scaricano nel sito gestito da Tirrenoambiente possono tirare un sospiro di sollievo perché, come si temeva, non si ritroveranno con cataste di rifiuti per le strade e in piena emergenza sanitaria nel giro di pochi giorni. Anche Messina è fuori pericolo. Per la città dello Stretto la chiusura della discarica avrebbe rappresentato la mazzata finale, vista una situazione rifiuti che è già allarmante.

Tirrenoambiente è riuscita a recuperare alcuni spazi in cui sarà possibile scaricare la spazzatura almeno per un altro mese, al massimo un mese e mezzo. Il sito è ormai al limite della saturazione, la società lo fa presente alle Autorità competenti e a tutte le Istituzioni da oltre sei mesi, ad oggi però non ci sono soluzioni e lo stop delle autorizzazioni all’ampliamento della discarica imposto dalla Regione mette in crisi il futuro. Senza ampliamento i cancelli di Mazzarrà si chiuderanno nel giro di un mese e mezzo. Su questo fronte sarà decisiva la conferenza dei servizi che si terrà a Palermo il prossimo 2 settembre (vedi articolo correlato).

Ad inizio mese, a chiedere alla società di utilizzare tutti gli spazi utili è stata la Regione, naturalmente per evitare le drammatiche conseguenze a cui sarebbero andati incontri decine di Comuni. Tirrenoambiente si è dichiarata disponibile a “raschiare l’osso”, così ha dichiarato il presidente Antonello Crisafulli, perché comunque il sito è ormai quasi completamente saturo. Nei giorni scorsi la Regione ha inviato i suoi tecnici in sopralluogo a Mazzarrà per verificare lo stato dell’impianto, alla fine è arrivata la soluzione tampone che però allontana il problema solo di qualche settimana.

Domani dovrebbe saperne di più anche l’assessore Daniele Ialacqua che si recherà a Palermo per discutere delle due principali emergenze di questa estate messinese: acqua e spazzatura. Si attendono, purtroppo ormai da mesi, buone notizie sul finanziamento che farà partire la raccolta porta a porta nei villaggi messinesi. Intanto si continuano a fare i conti con una situazione difficile, anche se pian piano Messinambiente sta procedendo a ripulire tutte le zone della città maggiormente invase dai rifiuti. Le criticità restano tante. Dopo le relazioni della Prefettura e dell’Asp che hanno parlato senza mezzi di termini di serio rischio sanitario, i capigruppo consiliari di Palazzo Zanca oggi hanno scritto al Sindaco Accorinti, chiedendo di avviare con la massima urgenza la disinfestazione generale della città, la pulizia e disinfestazione straordinaria dei cassonetti, la derattizzazione e la deblattizazione dell'intera città.

E continuando a parlare di Messinambiente, arriva una precisazione dei sindacati che lunedì hanno disertato la riunione convocata dal commissario Alessio Ciacci, comunicando di essere disponibili dal prossimo 2 settembre. Una riunione importante in vista della riorganizzazione del lavoro e del servizio che Ciacci sta portando avanti, ma che per l’assenza dei sindacati è stata rinviata. Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti vogliono però spiegare i motivi dell’assenza: “i Segretari Provinciali del settore igiene e ambiente precisano aver rinviato la riunione di giorno 25 a Messinambiente per intempestività nel ricevimento della convocazione e quindi per impegni assunti precedentemente e non per non rinunciare agli ultimi giorni di ferie. Più volte abbiamo chiesto all' Azienda di concordare data e ora delle riunioni, per evitare proprio queste situazioni. Vista l'emergenza la nostra attività non si è mai fermata del tutto, neanche durante i giorni di ferie, e ricordiamo le numerose richieste d' incontro fatte da marzo ad oggi rimaste inevase su temi riguardanti la sicurezza sui luoghi di lavoro, i problemi occupazionali e i rinnovi del contratto collettivo nazionale. Siamo sempre pronti al confronto con l' Azienda per apportare migliorie sia ai lavoratori che alla cittadinanza e non vorremmo che questa cosa fosse strumentalizzata per non affrontare problemi molto seri che invece ci preoccupano molto” hanno scritto Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. A questo punto si dà per scontato che il prossimo incontro vedrà tutti seduti al tavolo. Anche perché l’emergenza è adesso e le soluzioni servono immediatamente.

Francesca Stornante

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