Durk Truck, processo ad aprile per il commercialista Nigrelli

Durk Truck, processo ad aprile per il commercialista Nigrelli

Alessandra Serio

Durk Truck, processo ad aprile per il commercialista Nigrelli

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venerdì 22 Gennaio 2016 - 13:42

Il noto consulente di Reitano e il cliente Andrea Curró della omonima ditta di trasporti messinesi sono stati rinviati a giudizio dopo l'inchiesta su una presunta maxi evasione stimata in oltre 8 milioni di euro.

Hanno incassato assoluzioni parziali ma dovranno comunque affrontare il processo i soggetti coinvolti nell’inchiesta Durk Truck della Procura di Messina. Il GUP Fiorentino ha rinviato a giudizio i protagonisti, Andrea Curró e Michele Nigrelli, l’imprenditore e il commercialista al centro della contestata evasione fiscale di oltre 8 milioni di euro.
Il Giudice ha prosciolto tutti da tre capi di imputazione “perché il fatto non costituisce reato”. Dai fatti ad oggi infatti la normativa sulla soglia di punibilità di determinate transazioni finanziarie è mutata, e le tre accuse sono cadute.
Per il resto sarà il processo di primo grado a stabilire se i reati ci sono o no. Processo che prenderà il via il prossimo 21 aprile davanti la I sezione penale collegiale. In quella sede gli avvocati Antonello Scordo, Salvatore Giannone, Bonni Candido, Massimiliano Fabio e Iano Antoci dovranno dimostrare l’innocenza dei propri assistiti.

Durante i controlli La Guardia di Finanza ha sequestrato circa 310 mila euro, l’intero capitale sociale della Currò Trasporti S.r.l., 26 immobili, terreni e fabbricati tra Messina, Mistretta, Reitano e Sant’Agata di Militello, le quote delle CAGF srl, InLog srl, Tradizione Amastrense srl, GalMoSaSS srl, della Sgró srl, One Service Global srl, Real srl e GiCa Holidays srl.
Il patrimonio immobiliare e le società, tra fiduciarie e cartiere, era gestito da Nigrelli, secondo la magistratura, anche se intestato ad altri soggetti. Cioè la messinese Graziella Curró, Giuseppe Costanza e Giuseppe Leggio di Sant’Agata Militello; Alvise Arrigo Lipari di Santo Stefano di Camastra; i mistrettesi Dino Vaccaro e Antonino Sorbera.

A condurre l’inchiesta sono stati il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Fabrizio Monaco. L’accusa ruota intorno alle operazioni finanziarie effettuate dal commercialista in favore del noto imprenditore del settore logistica, che dopo aver subito i sequestri da parte della Procura di Palermo, trasferirono le quote della società Europa Trasporti ad una fiduciaria inglese, poi formarono una serie di società che ofrrivano la logistica, la manodopera ed il resto alla Currò Trasporti. Il tutto per evadere il Fisco, eludere le conseguenze del sequestro e continuare ad operare di fatto come prima dei provvedimenti.
(Alessandra Serio)

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