Consiglio camerale. Il sollecito di Picciotto, l'ok dei Dr e di Crocetta

Consiglio camerale. Il sollecito di Picciotto, l’ok dei Dr e di Crocetta

Consiglio camerale. Il sollecito di Picciotto, l’ok dei Dr e di Crocetta

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martedì 27 Gennaio 2015 - 10:21

La Regione amplia le funzioni del commissario per procedere all’accorpamento. Confcommercio lo diffida dal compiere l’atto e sollecita l’esecuzione della sentenza del Tar. Critiche anche nei confronti di Confindustria. I deputati Picciolo e Greco accolgono l'invito e presentano un'interrogazione all'Ars. Il presidente Crocetta parlerà con l'assessore Vancheri

“Non c’è tempo da perdere, tutte le associazioni firmino l’atto di diffida per l’Assessorato regionale alle Attività produttive, allo scopo di dare esecuzione alla sentenza del Tar di Catania che ha ordinato l’insediamento del Consiglio della Camera di Commercio”. Lo afferma Carmelo Picciotto, presidente della Confcommercio Messina, dopo la riunione del tavolo “Uniti per Messina”, che si è tenuta ieri.

“A questo punto – ha aggiunto Picciotto – non ci sono più scuse, se tutti vogliamo evitare che la Camera di Commercio venga scippata alla nostra città c’è da mettere la firma in calce alla diffida, che assume anche un valore di indirizzo politico per chi ci rappresenta a livello Regionale. Tuttavia, stento a comprendere il motivo per il quale Ivo Blandina continui a dire che l’Ente camerale non è sostenibile economicamente. Piuttosto, il vicepresidente regionale di Confindustria faccia delle proposte affinché la Camera di Commercio possa sostenersi da sola mantenendo la propria autonomia di gestione. Questo disfattismo non giova certamente alla nostra causa”.

Carmelo Picciotto rivolge, quindi, un nuovo appello alla politica messinese affinché inizi il pressing nei confronti dell’Assessorato regionale alle Attività produttive, allo scopo di indurlo ad insediare con estrema sollecitudine il Consiglio camerale e non venga vanificato il lavoro del tavolo tecnico della scorsa settimana, tenutosi a Palazzo Zanca. “Impensabile che un commissario straordinario, possa decidere in piena autonomia le sorti dell’Ente. Il dott. Francesco De Francesco sarà diffidato per le vie ufficiali a compiere qualsiasi atto che travalichi il suo ruolo istituzionale. Abbiamo già interessato della questione il nostro ufficio legale – conclude Picciotto – per intraprendere ogni azione giudiziaria nei confronti di De Francesco qualora dovesse intraprendere qualsiasi iniziativa che vada oltre quello che è previsto per legge, benché recentemente le sue funzioni siano state ampliate dall’Assessorato per procedere all’accorpamento. De Francesco sappia che c’è una sentenza del Tar che delega tale decisione al Consiglio camerale”.

Accolgono l'invito Giuseppe Picciolo e Marcello Greco, capogruppo e deputato del Patto dei Democratici per le Riforme all’Ars e firmatari di una interrogazione parlamentare sulla situazione della Camera di Commercio di Messina. “Si torni alla gestione ordinaria per la Camera di Commercio di Messina, attualmente commissariata. Si proceda al rinnovo degli organi finora bloccato dall’assessorato alle Attività Produttive tenendo conto finalmente della recente sentenza del Tar di Catania. Va garantita la rappresentanza democratica dell’istituzione camerale con l'elezione del Consiglio Camerale. Ad oggi nonostante una nomina che doveva avere effetti per sei mesi, la Camera di Commercio di Messina è ancora amministrata da un commissario. Se in tempi brevi si procederà alle elezioni degli organi, la Camera di Commercio di Messina potrà anche porre in atto una serie di provvedimenti utili ad evitare la soppressione atteso che le imprese iscritte sono 69 mila e quindi al di sotto del limite fissato in 80 mila dal governo nazionale. La Camera di Commercio di Messina è almeno potenzialmente in grado di continuare in autonomia e con autodeterminazione unitaria la propria luminosa storia, (e di recente anche l’Arcivescovo ha auspicato la risoluzione e il superamento delle difficoltà mantenendo l’autonomia) arrivando a mettere insieme, in un triennio, il numero d’imprese previste dalla legge per non subire tagli o accorpamenti. Ma affinché avvenga questo è necessario eleggere i vertici, così da poter tentare di difendere la propria storia facendo saltare, ove ve ne fossero, i progetti annessionistici, nazionali e regionali, di altre realtà territorialmente vicine. Sull’argomento è stato direttamente interessato il Governatore Rosario Crocetta, che si è detto convintissimo della necessità porre fine al commissariamento facendosi carico di interloquire personalmente con l’assessore competente Linda Vancheri per la risoluzione del problema”.

2 commenti

  1. Ente totalmente inutile. Stipendificio.

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  2. Ente totalmente inutile. Stipendificio.

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