Ancora tutto fermo, prossima settimana si va in Prefettura e alla Regione

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lunedì 27 Maggio 2013 - 17:20

E' andato a vuoto l'incontro di oggi all'Ufficio Provinciale del Lavoro per discutere della delicata situazione dei lavoratori Teseos, senza stipendi e con i licenziamenti già avviati. La prossima settimana la vertenza sbarca anche a Palermo.

Sia sul fronte stipendi che su quello ben più caldo dei licenziamenti, nulla di fatto oggi all’Ufficio Provinciale del Lavoro durante l’incontro convocato per discutere della revoca della procedura di licenziamento. Causa: “la incomprensibile posizione di un sindacato autonomo peraltro non legittimato a sedersi al tavolo”. Lo dicono senza mezzi termini i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil. “Purtroppo – sottolineano Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai– abbiamo dovuto registrare anche l’indisponibilità del presidente a ricevere la delegazione dei lavoratori. Oltre gli stipendi – aggiungono – si deve fare i conti anche con i lavoratori che, per scelta della Cooperativa, sono posti in cassa integrazione e per i quali, ancora, la procedura non risulta conclusa e ai quali non è stata liquidate alcuna indennità”.

La rabbia dei lavoratori e dei sindacati è dovuta anche alla mancanza di chiarezza sull’accreditamento della Società di Riabilitazione e al silenzio del presidente della Regione Rosario Crocetta e dell’assessore Lucia Borsellino.

“Non possiamo accettare i giochi delle Cooperative, dell’Azienda Sanitaria e della Società di Riabilitazione – ribadiscono Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai – è necessario capire cosa si vuole fare del sistema di gestione del servizio di riabilitazione messinese. Non comprendiamo questa interposizione tra ASP, SSR e Cooperative. A questo punto l’ASP deve revocare il budget delle cooperative e procedere al passaggio diretto dei lavoratori che non possono essere ostaggio delle cooperative. Vogliamo una gestione trasparente”.

Le Federazioni del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto una immediata convocazione presso l’Assessorato Regionale alla Salute, riunione fissata per il prossimo 6 giugno. Chiesto dalle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil e convocato per venerdì 31 maggio anche un tavolo in Prefettura.

“Nonostante questo, però – concludono Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai – non si può escludere un fermo dei servizi, anche per la indisponibilità economica degli operatori a potersi recare con i propri mezzi sul posto di lavoro”.

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