Saranno presenti gli autori Cangemi, La Villa e Mazzeo. Dibattito con gli insegnanti sulla realtà scolastica tra mercato e guerra martedì 18 novembre a Messina
MESSINA – “La controriforma permanente. La scuola italiana tra mercato e guerra”. Martedì 18 novembre, alle 18, alla libreria Feltrinelli di Messina si presenta un libro a cura di Luca Cangemi.
L’incontro sarà moderato da Marco Olivieri, direttore responsabile di Tempostretto. Saranno presenti tre degli autori: l’attivista e insegnante Antonio Mazzeo (nella foto), docente e autore d’inchieste giornalistiche; l’insegnante Luca Cangemi, già deputato per il Prc; Pina La Villa, già insegnante di Storia e Filosofia nei licei e che ha tenuto corsi su Virginia Woolf e Simone de Beauvoir in progetti sulle pari opportunità, autrice di numerosi saggi. Interventi programmati di Cesare Natoli, docente di Filosofia; Ivana Risitano, docente, esponente di Cambiamo Messina dal Basso e già consigliera comunale con Accorinti sindaco; la professoressa Patrizia Donato, responsabile Flc Cgil; Fabio Cannizzaro, docente di Lettere, responsabile Scuola e Cultura della federazione di Messina di Rifondazione comunista.
“La scuola deve formare le nuove generazioni”
Sottolinea il segretario provinciale del Partito della Rifondazione comunista Alfredo Crupi: “Nonostante il suo ruolo possa apparire oggi marginalizzato dai media vecchi e nuovi e dai “social”, da altri canali di costruzione del consenso e dei valori, o disvalori, che segnano la nostra società contemporanea, la scuola continua a essere uno dei luoghi principali in cui si formano, o si dovrebbero formare, le coscienze delle nuove generazioni. Per questo bisogna seguire con attenzione tutti i successivi processi di riforma che ne hanno segnato l’evoluzione, ma anche l’involuzione, attraverso i quali essa si è adeguata ai processi di distruzione dello Stato sociale secondo i dettami del neoliberismo e da ultimo è divenuta uno dei terreni privilegiati dell’offensiva politica e culturale di un governo che coniuga il disegno di rivalutare in qualche modo i valori e il linguaggio del ventennio fascista con i venti di guerra che soffiano dalla Nato e dalla Ue”.
E ancora: “Una scuola spesso matrigna con i lavoratori e le lavoratrici che in essa operano, non solo per gli stipendi tra i più bassi d’Europa ma anche per una selva di norme e di pratiche che ne fanno una specie di mondo separato governato da regole e procedure sconosciute ai più e spesso incomprensibili. Questo libro collettivo di qualificatissimi operatori del settore offre uno spaccato accurato di questo mondo e delle trasformazioni che lo stanno ulteriormente attraversando, con una chiave di lettura molto interessante che coniuga le trasformazioni delle relazioni lavorative interne alla scuola con le modifiche del suo ruolo nella società secondo le diverse visioni dei governi che si sono succeduti in questi decenni, fino all’attuale”.

Personaggi illustri, un fautore di Mao, un “crocierista” dei fine settimana per gite mai arrivate a Gaza, e l’altro non lo conosco ma visto i primi due posso immaginare