Il ministro sospende la soppressione di una nave, annunciata per lunedì. Nei prossimi giorni tavolo tecnico. Sul Ponte il deputato Garofalo: «Senza infrastrutture è inutile»
Scongiurato il ridimensionamento dei trasporti nello Stretto di Messina. A confermarlo, proprio nella giornata in cui il sindaco Giuseppe Buzzanca e la deputazione regionale e nazionale avevano stilato un docuemento da inviare a Rfi, è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nella serata di ieri, infatti, ha sospeso ufficialmente l’annunciato ridimensionamento dei collegamenti ferroviari nello Stretto, che sarebbe dovuto avvenire con la soppressione di una nave a partire da lunedì 15 giugno. Per quella data è prevista anche un’assemblea generale dei sindacati, impegnati in una lotta unitaria contro la dismissione che Ferrovie dello Stato sta attuando in Sicilia e nei collegamenti tra Messina e la Calabria.
Al termine del vertice tenutosi ieri a Palazzo Zanca, Buzzanca e i parlamentari hanno chiesto ufficialmente un incontro con l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, e in quest’ottica un primo segnale arriva proprio da Roma: oltre a scongiurare la soppressione della nave, infatti, Matteoli ha annunciato anche che nei prossimi giorni sarà avviato «un tavolo tecnico per discutere la questione e per ricercare le soluzioni più adeguate». Va ricordato che il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Giuseppe Reina, su delega del ministro, aveva affrontato la problematica dei collegamenti nello Stretto sollecitando proprio Rfi ad un approfondimento per evitare di penalizzare l’utenza siciliana.
A proposito di collegamenti tra Sicilia e Calabria, ieri il deputato del Pdl Enzo Garofalo, componente della commissione Trasporti alla Camera, a margine dell’incontro di Palazzo Zanca, è tornato sulla questione Ponte: «Senza infrastrutture è un’opera inutile e isolata. E la stessa Unione Europea, che ragiona in termini di -corridoi unici-, ci direbbe: così a che serve?».
(nelle foto Matteoli e Garofalo)
