Dopo la bocciatura in Senato dell’emendamento pro-alluvionati, l’esponente dell’Udc propone: «Costituiamo un comitato di mobilitazione, è scandaloso che si trovino risorse per la ricapitalizzazione della Stretto di Messina e non per gli sfollati»
«L’attuale governo non ha a cuore la sorte dei messinesi e degli sfollati». Gianpiero D’Alia passa al contrattacco. Dopo la bocciatura in Senato degli emendamenti a favore degli alluvionati di Messina, il presidente dei senatori Udc, intervistato da una tv locale, lancia una provocazione che farà discutere: «Propongo ai parlamentari della maggioranza che hanno a cuore le sorti della città di costituire insieme un comitato di mobilitazione. Blocchiamo la città se è necessario e i lavori per il Ponte sullo Stretto».
Secondo D’Alia «è scandaloso che, nel giorno in cui sono stati bocciati i fondi per gli alluvionati, Pietro Ciucci è stato nominato commissario straordinario per le opere connesse alla realizzazione del Ponte, e per questo le risorse si trovano, così come per la ricapitalizzazione della società Stretto di Messina. Bisogna procedere alla messa in sicurezza del territorio e al rientro degli sfollati nelle case, dove possibile, o eventualmente in nuove abitazioni».
«È utile inoltre – aggiunge l’ex vicesindaco di Messina – fare chiarezza anche sui fondi che dovrebbero arrivare dal ministero dell’Ambiente. Se si tratta di risorse da utilizzare su tutto il territorio nazionale e rientranti nei fondi Fas non sono immediatamente spendibili, primo perché devono essere stabilite le priorità, e Messina deve rientrare tra queste; quindi sono necessari progetti esecutivi immediatamente cantierabili; infine si tratta di fondi appostati al ministero dell’Ambiente, che sulla vicenda degli alluvionati non ha toccato e non toccherà palla».
(foto Dino Sturiale)
