La ditta Gestam si occuperà della pulizia straordinaria dell’area di via Don Blasco
Riqualificare il fronte mare con interventi edilizi e ambientali e realizzare un centro polifunzionale per la fruizione del mare. L’opera, da 18 milioni di euro, punta a offrire nuovi servizi alla cittadinanza, agendo contemporaneamente come strumento per la mitigazione dei fenomeni di marginalizzazione sociale in una zona a lungo caratterizzata dal degrado.
Con la determina numero 11923 del 23 dicembre 2025, il Dipartimento Servizi Tecnici del Comune di Messina ha ufficializzato l’affidamento del servizio di rimozione e smaltimento dei rifiuti abbandonati nell’area dell’ex Macello. L’intervento, propedeutico all’avvio dei lavori di rigenerazione urbana sostenibile finanziati dal Pnrr, è stato assegnato alla Gestam S.r.l. per un importo di 102mila 465 euro, oltre Iva.
Pulizia straordinaria in tempi brevi
L’affidamento alla Gestam, avvenuto tramite trattativa diretta sulla piattaforma MEPA, si è reso necessario per eliminare lo stato di pregiudizio ambientale causato dall’accumulo di rifiuti di varia natura nel sito. Il capitolato d’appalto prevede che il servizio di bonifica venga completato in tempi rapidissimi: la durata del contratto è stata stabilita in soli 15 giorni lavorativi. Questo permetterà alla ditta aggiudicataria dei lavori di costruzione, la V & V Costruzioni S.r.l., di operare su un’area sicura e sgombra da detriti.
Il quadro economico della bonifica
L’investimento complessivo per questa fase di pulizia ammonta a 172.737 euro, cifra che include non solo il costo del servizio di rimozione, ma anche le quote per gli oneri di accesso a discarica (circa 35.100 euro) e l’Iva di legge.
La bonifica dell’area dovrebbe concludersi entro la seconda metà di gennaio 2026. Subito dopo, l’area sarà consegnata alla ditta V & V Costruzioni S.r.l. (già aggiudicataria dell’appalto principale) per l’allestimento del cantiere edilizio.
Una volta liberata l’area dai rifiuti abbandonati, potrà avvenire il passaggio formale tra il Comune e l’impresa edile per poi passare alla demolizione dei vecchi corpi di fabbrica dell’ex Macello.
