Comincia la conta dei danni nei centri colpiti da frane e smottamenti: sotto controllo il torrente Rosmarino che nella tarda serata di ieri è esondato. Tecnici di Anas, Protezione Civile, e Comune lavorano per eliminare i disagi sulle strade ancora invase di terra
E’ lentamente tornata alla normalità la situazione nei comuni nebroidei dove nelle ultime 36 ore la pioggia è caduta abbondante senza lasciare un attimo di tregua. Il sole ha infatti finalmente fatto capolino tra le nuvole. I maggiori momenti di apprensione sono stati vissuti intorno alle 22 di ieri quanto il torrente Rosmarino, tra i comuni di Acquedolci e Sant’Agata di Militello, è esondato causando l’allagamento dei primi piani di numerose abitazioni. Inevitabile il panico tra i residenti che hanno immediatamente abbandonato gli edifici. Emergenza rientrata anche in prossimità di un altro corso d’acqua, il Furiano.
In giornata sara’ riaperta al transito la strada provinciale Ponte Tre Archi-Galati Mamertino, chiusa al traffico ieri pomeriggio per l’esondazione del torrente Zappulla. Il centro abitato di Galati Mamertino e’ invece ancora isolato: una frana nel territorio di Longi impedisce l’uso del percorso alternativo. A Tortorici, dove per l’intera giornata di ieri ha operato l’unita’ di crisi comunale, si sta lavorando a sgomberare una frana in contrada Pagliara. Sotto controllo, da qualche ora, la situazione a Rocca di Caprileone dove si e’ temuto lo straripamento dello Zappulla nei pressi dell’area artigianale. Ruspe al lavoro anche a Capo d’Orlando, per garantire la riapertura della Statale 113, in contrada Testa di Monaco, invasa da una frana. L’ultimazione dell’intervento da parte dell’Anas e’ previsto per domani. Un’abitazione e’ stata evacuata in contrada Irianni, a Sant’Angelo di Brolo.
L’assessore provinciale alla viabilita’, Rosario Ventimiglia ha annunciato, insieme ai sindaci del comprensorio, la richiesta alla Regione della proclamazione dello stato di emergenza. Il sindaco di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo, ha denunciato che nelle scorse settimane aveva chiesto di poter rimuovere alberi e detriti, ”ma ci siamo imbattuti – dice – in continui rimpalli di competenze per avere l’autorizzazione. Nei prossimi giorni faremo lo stesso l’intervento sfidando una legge del 1942 che prevede l’arresto”.
