Il senatore Udc dopo l’ennesima frana nei Nebrodi: «Si è sfiorata la tragedia, in compenso il 12 febbraio assisteremo alla disgustosa parata sul Ponte». Il deputato del Pdl: «Sarebbe stata meglio un’azione silenziosa, anziché strumentalizzare ogni accadimento»
«Alle prime piogge ci ritroviamo sempre e comunque in stato di emergenza. Mentre le persone devono lasciare le loro case, il governo fa orecchio da mercante e pensa solo al Ponte sullo Stretto». A parlare è Gianpiero D’Alia, presidente dei senatori Udc, che ribadisce una posizione già espressa qualche mese fa. La terra continua a franare, a Messina e nella sua provincia, quattro mesi dopo le 37 vittime del 1. ottobre. Ieri è toccato alla strada provinciale 115, dove una grossa frana ha isolato cinque frazioni del Comune di Brolo: Lacco, Iannello Superiore, Casette, Crocevia, Sellica e Matini, tutte sul versante dei Comuni di Piraino e Ficarra. Isolata Longi, a rischio isolamento anche Galati Mamertino. E mentre oggi è previsto un sopralluogo della Protezione Civile, la politica litiga. «A Brolo – afferma D’Alia – ancora una volta si è sfiorata la tragedia e fino ad oggi il governo non ha stanziato le risorse necessarie per fermare lo smottamento continuo del territorio messinese. In compenso il giorno 12 febbraio assisteremo all’ennesima disgustosa parata con la riproposizione del Ponte come unica e falsa risposta alle priorità del territorio».
A rispondere a D’Alia è un collega parlamentare messinese, il deputato alla Camera Nino Germanà, originario proprio di Brolo: «Avrei preferito continuare in una azione silenziosa ma concreta come quella intrapresa da me oggi (ieri, ndr), recatomi sul luogo della frana di Brolo con il responsabile delle strade e viabilità della Provincia di Messina, ing. Sidoti. Purtroppo non posso restare in silenzio di fronte ad una cosi evidente strumentalizzazione della vicenda da parte del giovane sen. D’Alia che parla di un governo che pensa solo al Ponte. Riuscendo così a strumentalizzare ogni accadimento». Germanà si dice «convinto che i cittadini del comprensorio nebroideo avrebbero apprezzato certamente di più se anziché utilizzare un comunicato stampa il sen. D’Alia si fosse occupato più concretamente del problema, come hanno fatto con grande senso di responsabilità in queste settimane gli onorevoli Laccoto (Pd) e Latteri (Mpa)». Questi ultimi, recentemente, avevano chiesto lo stato di calamità per la zona dei Nebrodi.
(nella foto: D’Alia e Germanà)
